MERANO. I terreni tra Sinigo e Maia Bassa, nella zona dell'ex scalo merci in fondo alla via Rabbiosi, che la Provincia voleva utilizzare per costruire il nuovo faraonico poligono di tiro, cambiano destinazione d'uso. Niente più doppiette, ormai da quattro anni, ma neanche il ritorno della pista da cross tanto desiderata dal Moto Team Merano. I terreni dell’ex scalo merci serviranno ad Alperia per costruire una centrale di teleriscaldamento completamente nuova, alimentata a biomassa. Alperia ha pubblicato il bando di gara per la progettazione della centrale termica con un compenso a base d'asta che sfiora i 900 mila euro. La centrale vera e propria sfrutterà il terreno da 1,3 ettari lungo la ferrovia Merano-Bolzano, terreno che Alperia sta trattando in queste settimane per l'acquisizione. La centrale sarà dotata di una caldaia a biomassa con cippato di legno capace di produrre una potenza termica di 8 megawatt. Nella stessa area sarà trasferita una caldaia a gas anch’essa da 8 megawatt, oggi collocata nel cantiere comunale di Merano, e sarà costruito un serbatoio di accumulo da 8 megawatt/ora. Nel bando di gara pubblicato si prevede che la centrale termica di teleriscaldamento a biomassa possa essere completata con una spesa di 6,3 milioni di euro. Vengono già dettati i tempi di realizzazione e si prevede che la centrale possa essere messa in funzione già a novembre 2019. La scelta di realizzare e dislocare questa nuova centrale a biomassa tra Maia Bassa e Sinigo ha un preciso scopo, ovvero quello di sopperire alla mancata costruzione dell'impianto di riutilizzo delle acque di raffreddamento degli impianti per la produzione di silicio alla ex Memc di Sinigo.

Se da una parte l'uso del teleriscaldamento negli edifici pubblici e nei condomini privati continua a crescere, fino a oggi a Merano esiste una sola centrale di produzione di energia, quella costruita a fianco della Zipperle di Maia Bassa. Una nuova centrale consentirà ad Alperia di allargare ancora di più la diffusione del teleriscaldamento in città. Una buona notizia, dunque, anche per i meranesi.

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