Città più green ma i vigili rimuovono anche le bici  

Rastrelliere piene in piazza del Grano, multati i mezzi che «sconfinavano» Per i ciclisti posteggiare in molti luoghi del centro è spesso complicato



MERANO. Terminato il lavoro, nel pomeriggio, torna a recuperare la bicicletta in piazza del Grano. Ma è sparita. Rubata, pensa. Invece no: quasi per caso, viene a scoprire che è stata rimossa, assieme ad altre, dal carro attrezzi su disposizione dei vigili urbani, perché si trovavano fuori dalle rastrelliere. Le quali però non avevano nemmeno una fessura libera, quando al mattino l’aveva cercata prima di lasciare la bici proprio a fianco della rastrelliera. In un ritaglio di divieto di sosta, d’accordo. Ma dove non dava fastidio a nessuno. Un paradosso bello e buono, per un’amministrazione che si incensa di tinte “green” e che sponsorizza con forza, e giustamente, l’utilizzo di forme di mobilità sostenibile, bici in testa.

Il fatto, accaduto qualche settimana fa, torna a evidenziare una rimostranza più volte portata dai ciclisti all’attenzione dei responsabili comunali: la scarsità di rastrelliere dove posteggiare con comodità e con ordine, senza dunque rubare spazio ad altri utenti della strada e dei marciapiedi. Sono aumentate negli ultimi anni ma non a sufficienza, evidentemente. E di certo non è con la rimozione forzata che si risolve la questione. Anche perché lo “scherzetto” ha toccato in modo sensibile i prtafogli di coloro i quali per recuperare la bicicletta hanno dovuto sborsare la bellezza di 60 euro, sanzione più intervento di rimozione. Conto per chi ha ritirato il mezzo il giorno dopo. Oltre al disturbo di doversi recare fino al deposito di via Foro Boario.

La concomitanza della Passeggiata dei sapori che occupava piazza del Grano e parte di via Mainardo e del mercato del venerdì con le bancarelle che proseguivano lungo la stessa strada avevano accentuato, nel giorno dell’episodio, la problematica. Ma di fronte alla Banca Popolare molto spesso vengono a mancare posti negli appositi “pettini” collocati dal Comune dove lasciare il proprio mezzo a pedali. Nel tratto prossimo all’incrocio con via delle Corse vi sono una quindicina di metri di divieto di sosta. Formalmente, quindi, i velocipedi non sarebbero potuti stare lì. Evidentemente, però, la situazione poteva essere gestita in altro modo. Tenuto conto che da qualche parte quelle biciclette dovevano pur essere parcheggiate.

Ma piazza del Grano non è l’unico contesto che subisce il problema. Molto spesso le rastrelliere di corso Libertà davanti all’Azienda di soggiorno, snodo da dove si raggiunge la maggioranza dei servizi, degli uffici e dei negozi del centro, sono zeppe e trovare un posto è complicato. Il muro della Biblioteca civica in via delle Corse è spesso tappezzato di bici posteggiate. Alla severità dei vigili, esortano i ciclisti, il Comune faccia corrispondere delle soluzioni.













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