Comitato di Sinigo, Urzì ora chiede le scuse del Pd

Merano. Dopo le critiche mosse dal Partito Democratico del Burgraviato per voce del giovane Daniele Di Lucrezia è Alessandro Urzì a intervenire. Il consigliere provinciale e regionale di Fratelli d’It...



Merano. Dopo le critiche mosse dal Partito Democratico del Burgraviato per voce del giovane Daniele Di Lucrezia è Alessandro Urzì a intervenire. Il consigliere provinciale e regionale di Fratelli d’Italia-L’Alto Adige nel cuore chiede infatti «le scuse dal Pd, perlomeno da questo suo giovane e inesperto esponente, per queste parole profondamente lesive dei principi democratici della libera rappresentanza».

«Appare paradossale che un accumulatore seriale di incarichi (spesso di pura nomina fiduciaria comunale) come il meranese Daniele Di Lucrezia si metta a fare la morale sulla questione dell’allineamento anche del comitato di quartiere di Sinigo a quanto è già accaduto altrove, cioè che anche chi svolge attività politica possa svolgere il ruolo nell’associazione che rappresenta il quartiere in cui risiede», scrive Urzì in una nota stampa. «Di Lucrezia (membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Istituto su indicazione del Comune, consigliere della Consulta giovani del Comune di cui è stato anche presidente, vicepresidente del Centro giovani Strike Up, ovviamente ben sponsorizzato dalla Provincia, membro dell’Accademia dell’Euregio e contestualmente senza ritenersi in alcun modo inadeguato ai doppi, tripli, quadrupli ruoli misti politico-sociali anche componente della segreteria del Pd, responsabile della Formazione, cofondatore di Rigenerazione Italia già candidato in diverse competizioni elettorali come espressione lealista del Pd) punta l’indice sugli avversari in modo inaccettabile. Insomma talvolta si richiederebbe un minimo di modestia e soprattutto di cultura politica da chi interviene a gamba tesa per puro spirito polemico verso quella parte politica che si avversa volendo a tutti i costi scorgere la pagliuzza nell’occhio degli altri senza vedere la trave nel proprio. L’appello del signor Di Lucrezia, in quanto dirigente del Pd, al proprio assessore in giunta comunale ad assumere provvedimenti “per riportare serietà nelle istituzioni” rappresenta un gravissima forma di condizionamento politico».













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