Comunali, la Svp teme un patto Schir-Verdi 

L’Obmann Zanier: «Il tempo del silenzio è finito ma non credo torneremo alle urne prima del 2020»


di Giuseppe Rossi


MERANO. Per quale motivo la Svp, dopo tre anni e mezzo di collaborazione con i Verdi e il sindaco Rösch, ha deciso di tirare fuori alcuni sassolini dalle scarpe e accusare il sindaco di frenare lo sviluppo della città? Due le possibili risposte, la prima forse ovvia, la seconda un po’ meno. Alle comunali del 2020 manca meno di un anno e mezzo e la Svp non può di certo presentarsi agli elettori dicendo che la coalizione uscente, in particolare il sindaco, ha lavorato bene. Altrimenti per quale motivo gli elettori dovrebbero cambiare? Quindi meglio iniziare a distinguere la propria posizione da quella di Rösch. Chi dava per certo che i cinque anni in corso fossero l’unica esperienza politica per l’ex direttore del Touriseum, ora inizia a temere una nuova candidatura nel 2020. E qui si collega il secondo motivo per cui l’Svp inizia a puntare i piedi. Nei giorni scorsi, un segnale è arrivato dalla presidente del consiglio comunale Francesca Schir, ora indipendente e sempre all’opposizione in consiglio. Ha preso le parti del sindaco per difendere il suo operato. I ben informati sostengono che il primo cittadino e i Verdi in particolare stiano preparando un’alleanza con il Team Köllensperger. Una coalizione Verdi-Köllensperger potrebbe veramente mettere in crisi l’Svp e renderla ininfluente nel consiglio comunale di Merano, cosa impensabile fino a cinque anni fa. La Svp teme un accordo gialloverde per maggio 2020? «Non sta a noi dire a cosa stanno pensando i Verdi per le elezioni del 2020 – sostiene Andreas Zanier, Obmann meranese della Stella alpina – e un’eventuale coalizione con il Team Köllensperger non ci spaventa. Abbiamo reagito, questo sì, a una serie di dichiarazioni del sindaco».

La maggioranza che governa Merano rischia veramente?

«A mio avviso no. Non sta nel Dna della Svp mandare all’aria una maggioranza prima della scadenza e tornare a votare anticipatamente».

La vostra alzata di scudi quindi non ha fini nascosti?

«Quello che faremo d’ora in avanti sarà di non tacere su tutte le cose che il sindaco e i Verdi faranno in disaccordo con noi. Il tempo del silenzio è finito, questo sì».

Ma spesso dimenticate che anche voi siete in maggioranza, non crede?

«Abbiamo due assessori su sette componenti della giunta, non possiamo influenzare più di tanto le scelte. Diversi sono i rapporti in consiglio comunale».

Lei ci sta dicendo che punterete di qui a maggio 2020 a portare gli argomenti scottanti fuori dalla giunta per discuterli in consiglio comunale?

«Questo dovrebbe succedere sempre, non solo quando un partito non ha la giusta rappresentanza in giunta comunale. Ma le confermo che cercheremo di coinvolgere il più possibile il consiglio».

Voi pensate a un riavvicinamento con la lista Balzarini?

«Guardi, noi parliamo sempre con tutti e non dimentichiamo il passato».

Ma anche l’alleanza con la Lega potrebbe aprire nuovi scenari a Merano.

«Credo sia obiettivamente prematuro parlarne».













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