L’articolo 23 

Congresso delle famiglie, i consiglieri si astengono

Merano. Dopo l’approvazione della mozione contro il ddl Pillon di mercoledì sera, alla fine della seduta di giovedì la consigliera Francesca Schir ha presentato un articolo 23, cioè la proposta di...



Merano. Dopo l’approvazione della mozione contro il ddl Pillon di mercoledì sera, alla fine della seduta di giovedì la consigliera Francesca Schir ha presentato un articolo 23, cioè la proposta di inserzione di un documento urgente.

«Il prossimo finesettimana – ha spiegato – a Verona si terrà il Congresso mondiale delle famiglie, che ha suscitato polemiche da più parti della società civile. Molti dei temi all’ordine del giorno sembrano riferirsi a periodi nei quali la donna era subordinata all’uomo, quando non era permesso divorziare, abortire, i femminicidi erano delitti d’onore, lo stupro era un reato contro la morale e l’omosessualità era considerata una patologia». Il documento presentato in consiglio prevedeva la richiesta di esprimere al presidente del consiglio Conte la contrarietà da parte del Comune di Merano, di promuovere la revoca di ogni forma di patrocinio al congresso e di informare regolarmente il consiglio sulle politiche di contrasto all’omotransfobia e alla discriminazione delle donne.

Ma ormai erano le 22: «La seduta termina di regola alle 22.15, e la discussione su questo tema sarebbe prevedibilmente molto lunga», ha commentato la consigliera Christina Kury. L’inserzione all’ordine del giorno è stata rigettata con 11 astensioni, 5 voti contrari e 10 voti a favore.













Altre notizie

Attualità