La denuncia

Derubano un bambino in vacanza: «Mio figlio scippato a Merano»

La brutta esperienza di una famiglia modenese, nel mirino dei ladri mentre passeggiava nel centro storico. I criminali si sono portati via il cellulare, poi ritrovato e restituito già in serata. Il papà del bimbo: «Grazie alle forze dell’ordine»

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Gianluca Marcolini


MERANO. A passeggio, all'ora del pranzo, in centro storico a Merano, assieme a mamma, nonna e sorella, verso il ristorante preferito, pensando alle specialità altoatesine da gustare. Un'istantanea fra le tante della bella vacanza meranese di una famigliola di Serramazzoni, nel Modenese. Una gioia frantumata improvvisamente dalla mano di un borseggiatore e dalla sua idea, deprecabile, di prendere di mira un bambino di appena nove anni, derubandolo del proprio telefonino cellulare.

È iniziata così, l'altro giorno, la disavventura della famiglia Moretti, turisti affezionatissimi a Merano e alle sue bellezze. Una disavventura che ha certamente guastato la vacanza dei modenesi, lasciando loro un ricordo a dir poco spiacevole, soprattutto nell'animo del bambino, ma che fortunatamente si è conclusa nella maniera giusta, ossia con il recupero del cellulare. «Ne abbiamo seguito le tracce grazie alla geolocalizzazione presente sul telefonino - spiega Antonio Moretti, papà del piccolo derubato - e così, dalle 12.30 alle 16, sapevamo dove si spostava».

Informazioni fornite alla Polizia locale, subito avvisata dalle due donne assieme ai due bambini, mentre il marito seguiva l'evolversi della situazione da casa - per ragioni di lavoro è rimasto a Modena, dove è titolare di una concessionaria d'auto - tenendosi continuamente in contatto con i familiari in vacanza. Che gli hanno raccontato come, probabilmente, sono avvenuti i fatti: «Mio figlio dice di essere stato urtato, a un certo punto, mentre camminava. Lì per lì non ci ha fatto caso, poi però si è accorto che non aveva più il cellulare in tasca».

«La Polizia locale è stata straordinaria, ci ha fornito tutto l'aiuto necessario, prendendosi a cuore la nostra situazione - continua il genitore - Una volta individuato il punto in cui il cellulare si era "fermato" gli agenti hanno provato a recuperarlo, senza fortuna». A quel punto sono entrati in azione anche i carabinieri mentre Moretti, da casa, ha provato a sondare qualche sua conoscenza e a far circolare la notizia del furto su alcuni canali social, anche a Merano. Forse, intuendo che la cosa stava prendendo una brutta piega, il ladro si è sbarazzato della refurtiva.

A quel punto, in tarda serata, un uomo si è presentato in caserma dai carabinieri dicendo di aver trovato un cellulare e consegnandolo ai militari che lo hanno poi restituito ai Moretti. «Resta il dispiacere che a Merano, che noi amiamo, succedano tali cose che mettono un po' di ansia. Ma rincuora sapere che vi siano forze dell'ordine così brave».













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