Donne e scienza, via i tabù Le meranesi si raccontano 

Concerti, incontri e letture: venti iniziative per abbattere gli stereotipi di genere Strohmer: «Intitoleremo alle donne alcuni luoghi della città. Ma non via Cadorna»


di Sara Martinello


MERANO. Un intero mese di iniziative sta per coinvolgere la città. Non solo l’8 marzo, quindi, data che ricorda la manifestazione delle donne di San Pietroburgo per chiedere la fine della guerra, nel 1917. Si comincia già il 27 febbraio alle 18 al Centro per la cultura, dove la fondazione Upad organizza un incontro tra Clarissa Horse e Silvia Nicli con letture di Laura Andrian, fino alla conferenza di Annalisa Cicerchia su 90 anni di storia delle donne italiane, il 22 marzo alle 20 ancora negli spazi del Centro per la cultura.

Da donne per donne. «Sono iniziative fatte dalle donne per le donne: vogliamo mettere in luce l’importanza della donna anche in settori che storicamente sono sottoposti a tabù, come la scienza», spiega l’assessora alle pari opportunità Gabriela Strohmer. «L’anno scorso il festival “Women in Art” si concentrava soprattutto sulla musica, mentre per questa seconda edizione abbiamo puntato sul cabaret, sulle letture, sul cinema, sulle mostre. Giovedì 8 marzo, poi, Casa urania ospiterà una serata con musica, balli e pietanze della tradizione albanese. La stessa sera al Pavillon des Fleurs ci sarà lo spettacolo “Rebel girls cannot sleep!”, con le Punkcakes e le attrici Christina Khuen e Johanna Porcheddu a esorcizzare gli incubi delle donne con parole e musica punk rock, mentre nella Sala Sixtus al Forsterbräu si potrà assistere a un dibattito sul tema del potere, “Tanz um die Macht”. Dall’8 al 31 marzo si potrà inoltre visitare una mostra al Museo delle Donne a proposito del coinvolgimento di sei generazioni di donne nella res publica, tra i cambiamenti epocali del secolo appena passato e le crisi che hanno investito la società italiana». Tra i tanti eventi organizzati a Merano, ancora, il concerto del coro Aede, il 9 marzo, e quello del coro di giovani donne Raindrop il 18. Il 2 marzo alle 16 al Centro per la cultura saranno proiettati tre documentari: uno su Claudia de’ Medici, uno su due suore di clausura nel convento di Lagundo, il terzo su tre architette attive a Merano nel ventesimo secolo. Il Museo delle Donne e Urania porteranno i meranesi in un viaggio urbano alla scoperta delle donne che nei secoli hanno contribuito allo sviluppo della città: principesse, borghesi, operaie, contadine, artiste, le tantissime figure tratteggiate da Astrid Schönweger in “Storia_e meranesi”, edito da alpha beta. Il percorso si sdoppia in due visite guidate, una in lingua tedesca il 2 marzo alle 14.30, l’altra in lingua italiana il 12 marzo alle 15.30.

Donne e urbanistica. «A Merano sono solo tre le vie intitolate a donne - prosegue Strohmer -, quindi insieme a un team di tecnici e storici stiamo elaborando un progetto di intitolazione di ponti, gallerie e spazi per il gioco a donne. Via Cadorna? Sì, cambierà nome, ma è piuttosto periferica: non è la prima candidata al progetto. Le donne devono avere un ruolo centrale anche nell’urbanistica». Da segnare sul calendario l’incontro del 21 marzo per il settantesimo compleanno di Anita Pichler, scrittrice di primo piano: dalle 20 la Biblioteca ospiterà letture dalla sua opera.

Contro le aspettative di genere. Claudia Tomio, presidente del comitato interno per le pari opportunità, segnala l’incontro organizzato da Soroptimist con le scuole secondarie tedesche e italiane e l’Associazione Italiana Donne Ingegnere e Architette, il 21 marzo alle 10.30 nell’aula magna del Gymme: «Il progetto “Stem”(science, technology, engineering, mathematics, ndr) vuole promuovere tra le giovanissime l’interesse per le materie scientifiche, quelle che per troppo tempo sono state considerate appannaggio esclusivamente maschile. Coinvolgeremo le più giovani in un dialogo trasversale alle età delle donne di Merano, che valorizzi la solidarietà attraverso l’attività di mentoring, di consiglio e di incoraggiamento. Certamente anche gli uomini sono più che benvenuti alle iniziative messe in campo per marzo: l’assessorato incardina i generi nel piano locale dell’uguaglianza, con misure di coinvolgimento degli uomini e degli uomini che sono anche padri. Se non c’è un loro coinvolgimento attivo nella responsabilità genitoriale, infatti, non si realizza nemmeno la parità. La stessa immagine che abbiamo voluto mettere sul flyer della manifestazione, una giovane donna indecisa tra la strada della scienza e quella dell’arte, rispecchia la volontà di abbattere le cosiddette aspettative di genere, quelle che relegano la donna al mondo della creatività o a quello della cura e l’uomo al mondo della scienza e della tecnica».

Un ventaglio di manifestazioni colorate, varie, leggere e necessarie: «Colorate come è colorato l’universo femminile. Perché solo il rosa?», così il vicesindaco, Andrea Rossi. Alcune usano il rosa per risemantizzarlo, assegnare un nuovo significato al colore che per secoli è stato associato alle donne, rovesciando proprio lo stereotipo e “riprendendosi” un colore. Merano i colori li usa tutti già nel flyer di queste iniziative, perché tutto possono anche le donne, insieme.

Tutte le manifestazioni sono a entrata libera.

Per prenotarsi per le due visite guidate della città: urania merano, 0473230219.













Altre notizie

Attualità