Droga e armi nel video rap Nel mirino la clip girata a Sinigo 

Il caso. Il collettivo Fv1000 posta su Youtube un filmato musicale sulla falsariga di quello girato nell’ottobre 2019 Le riprese, professionali, hanno Sinigo come scenario. In una giornata raggiunte le dodicimila visualizzazioni


simone facchini


Merano. Il richiamo alla droga, alle armi, al denaro “sporco”. Un territorio definito, Sinigo, con la ripresa che inquadra un cartello all’ingresso della frazione. Ribellione e provocazione in quattro minuti e mezzo di videoclip che riaprono uno squarcio su un ritaglio della gioventù meranese in cui la denuncia del disagio giovanile e dell’esclusione sociale diventano performance musicale. Al ritmo rap che inneggia a “soldi facili”, miscelando musica, immagini e sfida al sistema. Postata su Youtube, la clip “Kash – La Fame (Official Music Video)” pubblicata dal collettivo hiphop Fv1000 in ventiquattro ore ha superato le 12 mila visualizzazioni e i 500 like.

Il precedente.

Era l’ottobre del 2019 quando un primo filmato (si trattava di “Lony-Block Freestyle”) divise l’opinione pubblica. Un anno e qualche mese dopo, con il mondo preso a schiaffi dalla pandemia nel mezzo, ecco questo nuovo video, riconducibile alla stessa paternità e alla stessa retorica. Frutto di riprese professionali, ritmi e testi studiati.

I protagonisti.

I protagonisti sono giovani, tanti giovanissimi. Di certo figurano anche dei minorenni. In massima parte con volti scoperti, mentre in alcuni spezzoni figurano facce nascoste da passamontagna o simili. Si evoca la galera come un rischio da calcolare. Lo sfondo è il mondo suburbano, che tende a ricreare un’atmosfera metropolitana usando scenografie riconducibili a Sinigo e a case popolari. Compaiono con frequenza riferimenti a Paesi stranieri, terre d’emigrazione, identificate da bandiere che fanno da scenografia in più frangenti. Spunta anche una pistola. Dalle scene non è possibile comprendere se si tratti di un revolver autentico. Nella fase finale della clip, si assiste a uno scambio fra banconote e droga in panetti. “Serve roba? Una chiamata, tutto pronto” scandisce il cantante. Come epilogo, la rapina a uno spacciatore.

Scossa.

Un video che, come il precedente, scuote e provoca riflessioni e reazioni. Di provocazioni nei testi musicali – non solo dei rapper - sono pieni gli album. Associare testi che rimandano all’illegalità, pur con riferimento all’esclusione sociale e alla disoccupazione, e le relative immagini a una località che si conosce, in cui si vive, dà tuttavia una scossa diversa. Forte.













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