Effetti speciali, in città è nata «Cine Chromatix» 

Ha 15 dipendenti, sede in via Scuderie ed è in joint venture con «Ammira Film» Nardone: faremo un cinema in azienda per far testare il prodotto finito ai clienti


di Jimmy Milanese


MERANO. L’Alto Adige si sta trasformando in un vero e proprio set cinematografico, grazie al lavoro della «Idm Film Fund & Commission» che, con il suo budget annuale di oltre 5 milioni di euro, solo nel 2017 ha finanziato la realizzazione di ben 28 progetti, tra i quali spiccano le riprese di «Solo: A Star Wars Story» sulle Tre Cime di Lavaredo e «La ragazza nella nebbia» di Donato Carrisi, le cui riprese si sono fermate lungamente proprio nella nostra città.

Nella provincia che il periodico Vanity Fair ha definito la «Hollywood italiana», quest’anno Merano si è aggiudicata il premio come «Location of the Year», poco prima che la Disney sbarcasse al teatro Puccini per la realizzazione di uno dei suoi capolavori di animazione.

Investire nel cinema, spiegano da Idm, «significa garantire al territorio enorme visibilità e un ritorno economico che raddoppia l’investimento della Provincia».

E con questi numeri Merano non è rimasta a guardare, quindi, recentemente, proprio grazie al fatto che sono oltre 400 le giornate complessive di riprese in Alto Adige, in via Scuderie è nata la prima casa di post produzione altoatesina. La «Cine Chromatix Italy», con sede principale a Berlino e filiale ben strutturata in città, nata con il supporto di Idm in joint venture con la casa di produzione «Ammira Film», offre servizi di altissimo valore artistico nel settore del Color Grading e dei Visual Effects.

A spiegarlo, il suo responsabile, Manuel Corletto: «Siamo quindici collaboratori in tutto, e a Merano ci occupiamo di tutta la parte di post produzione cinematografica: da quando una pellicola viene montata a tutti quegli effetti che devono essere aggiunti, sia a livello cromatico sia a livello digitale». Una società appena nata ma già con un’esperienza importante dei suoi collaboratori e che impiega ragazzi provenienti da tutt’Italia, precisa Nicola Nardone, che aggiunge: «Stiamo costruendo un cinema interno all’azienda, proprio per permettere ai nostri clienti di testare il prodotto finito con una visione cinematografica».

È davvero vasta la capacità operativa della Cine Chromatix, quindi, non solo nella postproduzione, ma anche nel lavoro sul set, per collaborazioni che portano direttamente a Hollywood, come nel caso di Pixomondo o di Walt Disney Germany.

«In provincia siamo gli unici a poter servire il cliente dalla fase di pre-produzione fino alla consegna del prodotto finito, soprattutto in ambito cinematografico, dove i nostri sforzi si concentrano maggiormente», spiega Corletto.

Se i film sono la passione del team di via Scuderie, non mancano delle puntatine nella documentaristica, come nel caso delle collaborazioni con Sky Arte, oppure nel campo della moda, dove, guidati da Corletto, la truppa degli specialisti in effetti speciali ha curato diversi aspetti del design visuale di Versace.

Tutto questo sembrerebbe strano poterlo trovare proprio a Merano, ma non è così, spiegano da Cine Chromatix: «Perché questa città per noi è strategica, e visto che già avevamo qualcosa di nostro, i partner tedeschi hanno deciso di non creare qualcosa dal nulla e di affidarsi a noi. Ed ecco che è nata la filiale italiana, in una città e location che loro stessi hanno sempre apprezzato anche per servizi, accoglienza e risorse».

Sulle potenzialità di una società che si occupa di postproduzione, è l’evoluzione del mercato del cinema la massima garanzia, perché oggi un film su due nelle sale è a carattere fantastico: genere nel quale gli effetti speciali diventano indispensabili.

«Dai tempi de “Il Signore degli Anelli”, ma anche prima, le produzioni sono obbligate ad affidarsi a società come la nostra, perché realizzare su un set quello che facciamo noi avrebbe dei costi esorbitanti e, spesso, non sarebbe neppure realizzabile», spiegano da Cine Chromatix.

Un lavoro nel chiuso di uno studio e di fronte a una serie di screen, ma che non si chiude alla città, visto che «oltre alla formazione interna e ai programmi di tirocinio – conclude Corletto – è nostra intenzione organizzare workshop per esterni, visto come questo settore si sta rapidamente espandendo». L’impressione – vista l’evoluzione del settore – è che l’ambito operativo di Cine Chromatix sia destinato ad ampliarsi ancora. E con esso i posti di lavoro a Merano.

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