Ex Bersaglio, l’Est Ovest mastica amaro 

I responsabili: «Da quattro anni si va avanti con le trattative, ma senza esito. Ci ritiriamo dal progetto»



MERANO. Il Club Est Ovest si ritira in polemica dal progetto Bersaglio, dal quale negli ultimi giorni si è sfilato anche il sindaco Paul Rösch. Quella intorno all’ex Bersaglio è una situazione ormai fossilizzata per via delle posizioni inconciliabili su cui Aesse e SportClub si sono arroccate: è stata l’ennesima ammissione di immobilismo a far traboccare il vaso.

Diversi giorni fa l’Est Ovest ha chiesto ufficialmente al sindaco di fare il punto della situazione. La risposta – “in cui si comunicava che ancora non è stato trovato un accordo SportClub e Aesse sul destino dell’ex Bersaglio”, scrivono i membri in una nota – ha determinato la decisione dell’associazione culturale di vicolo Passiria di perseguire nuove strade, uscendo di fatto dal progetto. Mercoledì scorso, poi, l’annuncio di Rösch: «Non riusciamo a compiere più alcun passo in avanti. Se a questo punto un’intesa non è più possibile, non sono disposto a investire ancora in ulteriori trattative», ha detto. «Da più di quattro anni - scrive il direttivo dell’Est Ovest - il Club è alla ricerca di una nuova sede e da più parti è stata fatta la proposta di animare il cadente edificio del Bersaglio. Riguardo alla sua ristrutturazione sono stati condotti innumerevoli colloqui fra il Club Est Ovest, lo Sportclub Meran, il Comune di Merano e la Provincia di Bolzano. Ora il Comune ci ha comunicato che, nonostante i numerosi sforzi, le due società sportive ancora si trovano su fronti contrapposti. Il Club non può che rimettersi alle decisioni delle due società e non ha alcuna influenza su eventuali decisioni del Comune. Poiché non sembrano profilarsi progressi di sorta nel prossimo futuro, il direttivo ha deciso di ritirarsi dal progetto Bersaglio».

«Per diversi anni - prosegue la nota - il Comune ha dato conferma all’associazione di quanto il suo trasloco in una sede più ampia e adeguata sia nell’interesse della collettività. È con profonda delusione che l’associazione prende ora atto del fatto che le annose trattative non abbiano portato ad alcun risultato. Constata inoltre amaramente che, con il fallimento di questo progetto, si condanna di fatto un edificio di generale interesse storico per la città a un inevitabile deterioramento. Con oltre 250 manifestazioni culturali all’anno, l’ost west club est ovest è riuscito in pochi anni a diventare uno dei punti di ritrovo più vivaci e attivi della Provincia, capace di coinvolgere diverse generazioni e diversi gruppi linguistici, nonché oltre 100 aiutanti volontari. Da oggi si inizia nuovamente a cercare una sede adeguata per la più grande associazione culturale della città, che conta oltre 6500 iscritti».

Olivia Kieser, della sezione giovanile dei Verdi, presentando un incontro sul tema in programma per le 17.30 di oggi, parla invece di «giochi di forza etnici, interessi finanziari e politica del compromesso».













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