Falda, opere idrauliche per evitare l’alluvione 

Residenti preoccupati. Scatta la fase operativa per garantire il deflusso delle acque meteoriche Approvata la modifica del Puc per la piazza: arriverà anche un’isola ecologica videosorvegliata



Merano. Dopo anni di apprensione, di cantine pericolosamente umide e di timori per la svalutazione degli immobili, in piazza Vittorio Veneto sembra riaccendersi una speranza. Concluso lo studio sulla falda affidato al geologo Ambrogio Dessì, infatti, ora l’amministrazione passa al contrattacco, individuando i primi provvedimenti di ingegneria idraulica da attuare per evitare i ristagni d’acqua e favorire il suo scorrimento durante le giornate – o le settimane – di precipitazioni più intense.

Una lunga indagine.

Poco meno di due anni fa, nel 2018, Dessì era stato incaricato dal Comune di elaborare uno studio sulla falda acquifera di Sinigo. Dopo un’analisi preliminare dei dati a disposizione rispetto a diversi punti adiacenti a piazza Vittorio Veneto, carotaggi, scavi e indagini geognostiche, l’esperto ha elaborato un quadro dettagliato della situazione, che è stata illustrata in ottobre ai membri della giunta comunale. «Dalla cartografia dell’Istituto geografico militare e da quella provinciale – aveva spiegato a suo tempo il geologo – risulta che almeno fino alla fine degli anni Settanta era ancora presente la serie di opere di raccolta, drenaggio ed eduzione sia delle acque superficiali sia di quelle sotterranee, nonché un’idrovora. Opere realizzate verso la fine degli anni Venti, quando pochi anni prima, nel 1915, nell’area c’erano estese zone paludose o con la falda affiorante al piano campagna». Con la costruzione di edifici residenziali, poi, la progressiva dismissione o modifica delle opere di bonifica.

I risultati dello studio.

«Le indagini idrogeologiche e geologiche eseguite – così Dessì nel documento presentato alla giunta – hanno permesso di ricostruire il quadro idrogeologico dell’area. Ci sono almeno due tipi di falda, una superficiale e una più profonda. In particolare la registrazione continua del livello della falda superficiale, alla quale si devono i disagi della popolazione, ha permesso di definire e quantificare la risalita della falda a seguito delle piogge. Le precipitazioni, durante il periodo di osservazione, hanno avuto punte di 100 millimetri in tre giorni. Sono stati quindi localizzati i punti in cui la falda ristagna, dove sale fino al piano campagna e dove invece è ancora drenata da qualche canale, e infine dove la velocità di scorrimento delle acque nei canali rallenta tanto da creare situazioni di equilibrio o di alimentazione della falda stessa, in ogni caso annullando la funzione drenante dei canali».

Nuove opere idrauliche.

Ora si tratta di realizzare opere idrauliche che garantiscano i deflussi superficiali e di rendere più efficiente la rete di smaltimento delle acque meteoriche, così da poter controllare i massimi afflussi durante le precipitazioni. L’incarico dello studio di fattibilità è stato affidato all’ingegner Ronald Patscheider, che l’altro giorno ha partecipato a una prima riunione di coordinamento in municipio, nel corso della quale sono stati approfonditi gli aspetti tecnici del progetto e definito il cronoprogramma per la predisposizione dello studio. All’incontro hanno preso parte anche l’assessora Madeleine Rohrer, l’architetto Wolfram Haymo Pardatscher (direttore della ripartizione edilizia) e il geologo e responsabile di progetto Nikolaus Mittermair.

Il restyling della piazza.

Durante un incontro nell’ottobre del 2018 gli abitanti della piazza avevano dato la loro piena disponibilità a collaborare alle indagini di Dessì. Aveva fatto immediato seguito l’annuncio che entro la fine dell’anno il Piano di recupero della piazza sarebbe stato modificato sulla base delle analisi idrogeologiche e di alcune richieste avanzate dai proprietari. La modifica è arrivata nell’agosto del 2019, con una delibera della giunta cui è stata allegata una perizia geologica. Con la recente modifica del Puc, ora sarà possibile realizzare posti auto in via Damiano Chiesa e mettervi a dimora alberi ad alto fusto, e la piazza avrà uno spazio libero di 40 metri per 40 davanti alla chiesa e un corridoio pedonale largo 12 metri davanti ad abitazioni e negozi. Accanto ai parcheggi previsti a nord la Municipalizzata realizzerà un’isola ecologica videosorvegliata dove gli abitanti di Sinigo potranno smaltire gratuitamente anche la plastica e l’umido.













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