MERANO. «Lo dobbiamo non solo alle donne, ma anche al rispetto di noi stessi come comunità civile e democratica». Il sindaco Dario Dal Medico non ha alcuna voglia di limitarsi alle sole lacrime, a piangere la morte, l'ennesima, di una donna uccisa per mano di un uomo. Il Comune di Merano è pronto a costituirsi parte civile nel processo, quando si arriverà in aula, per il femminicidio di Sigrid Gröber, la 39enne deceduta sabato notte, all'ospedale di Merano, dopo che era stata trovata in fin di vita sulle scale di accesso all'appartamento del custode della scuola alberghiera Kaiserhof.

Massacrata di botte, come ha stabilito l'autopsia. «Sempre più la tragica vicenda di Sigrid Gröber va connotandosi come un femminicidio e l'arresto del suo compagno avvalora quello che è ormai l'orientamento degli inquirenti», ha dichiarato Dal Medico. «In attesa che il quadro giudiziario si definisca ulteriormente con la dovuta completezza e precisione e con tutte le garanzie previste dalla legge per l'accertamento scrupoloso della verità, l'amministrazione comunale valuterà la costituzione di parte civile nel processo. Un gesto che dobbiamo non solo alle donne, ma anche al rispetto di noi stessi come comunità civile e democratica. Un pensiero per Sigrid e un abbraccio ai Suoi Cari».

Per ricordare la tragica scomparsa di Sigrid, e ribadire la necessità di una profonda riflessione sul tema della violenza maschile nei confronti delle donne, lunedì 27 febbraio alle 12 l'amministrazione comunale meranese si fermerà per osservare un minuto di silenzio. La decisione è stata presa dal sindaco in accordo con la vicepresidente della Commissione per le pari opportunità, Sabine Kiem.
«L'intera città è in lutto e nello sgomento per la morte di Sigrid. Dobbiamo fermarci insieme a riflettere su quanto è accaduto e interrogarci, nel rispetto della memoria della vittima, sulle responsabilità di ciascuno di noi. Perciò lunedì l'amministrazione comunale si fermerà a ricordare Sigrid. Invitiamo tutti i meranesi e tutte le meranesi - ovunque si trovino, a scuola, sul posto di lavoro o in casa - ad alzarsi in piedi e a osservare assieme a noi un minuto di silenzio», ha ribadito il sindaco Dario Dal Medico.