Filippo Zoncato sulle tracce di Godio 

Allo chef del Vigilius Mountain Resort il premio intitolato al grande cuoco della Val d’Ultimo


di Jimmy Milanese


MERANO. Assegnato l'altro giorno, nel tendone The Circle allestito in piazza della Rena, il “Premio Godio 2018” a Filippo Zoncato, chef del Vigilius Mountain Resort di Monte San Vigilio, sopra Lana.

Tra i candidati, il giovane chef ha interpretato al meglio la tradizione del mitico cuoco Giancarlo Godio che con il suo ristorante Genziana in val d'Ultimo è stato il precursore della gastronomia stellata in Alto Adige.

Detentore per ben tredici anni consecutivi della Stella Michelin, Godio iniziò la sua carriera di cuoco di successo, dopo una formazione in Piemonte, proprio per caso, quando in seguito ad un omicidio avvenuto in val d'Ultimo, giornalisti di tutt'Italia arrivarono nel suo ristorante, rimanendo impressionati per la qualità di quella cucina d'alta quota. Da lì cominciò a inanellare apprezzamenti e riconoscimenti.

«Con questo riconoscimento, non premiamo solo il piatto migliore di un giovane chef, ma il connubio tra gastronomia, accoglienza alberghiera e cordialità», spiega Raoul Ragazzi, della Accademia italiana della cucina.

Scomparso nel 1994 in un incidente aereo, l'eredità di Godio - grazie a tante persone che ne coltivano la memoria - vive nelle creazioni di giovani cuochi che imparano a gestire la cucina di montagna, dove ogni errore o dimenticanza può diventare un problema, nella ricerca continua di ingredienti tra quelli che la natura offre in ogni stagione.

«È una selezione che dura tutto l'anno, e ricomincerà appena terminato il WineFestival», spiega il patron della rassegna Helmuth Köcher, raccontando come la scelta dei candidati sia particolarmente complessa, proprio per via della difficoltà nel raggiungere queste strutture di montagna che hanno deciso di seguire questa particolare filosofia.

Quest'anno, quindi, il premio va a Zoncato, con il suo tema di “giardinetto di verdure di Harald Gasser, testina al fieno e spuma di rapa rossa”.

Particolarità di questo piatto, appunto, le verdure coltivate in permacultura a Barbiano, ovvero in ambiente con poca acqua, proprio per esaltarne quanto possibile i sapori.

Una scelta, quella della giuria, che ha tenuto conto non solo della particolarità di questo abbinamento, ma anche la sua collocazione nel contesto geografico, visto che per raggiungere il Resort di San Vigilio, ci vogliono quattro ore di camminata, alternativi alla funivia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità