lavori stradali e traffico 

Gestione dei cantieri, bordate dalla Civica e dai giovani Svp

MERANO. Attacco incrociato all’amministrazione sulla gestione dei cantieri stradali. Le bordate da un lato arrivano dalla Civica, leader delle opposizioni. Sull’altro fronte attacca il gruppo...



MERANO. Attacco incrociato all’amministrazione sulla gestione dei cantieri stradali. Le bordate da un lato arrivano dalla Civica, leader delle opposizioni. Sull’altro fronte attacca il gruppo giovanile della Svp, dunque un’opposizione interna visto che la Volkspartei è partner di giunta. Ma altre volte in casa della Stella alpina sul traffico si sono giocate schermaglie a viso aperto.

Balzarini si rivolge direttamente a Rösch: «La esortiamo, vista l’esperienza traumatica che ci ha fatto dolce dono in queste svariate settimane ed in particolare nella giornata di ieri, di voler organizzare un pochettino meglio i cantieri per i lavori di asfaltatura e posa della fibra. Ritengo che la Sua fantasiosa visione di organizzazione della viabilità rispetto ai numerosi cantieri aperti abbia messo in seria difficoltà una miriade di persone. Pensavo che le conseguenze della chiusura del ponte Teatro di poco tempo addietro avesse potuto metterla sull’avviso di quanto possa succedere nella nostra città quando vengono chiuse alcune strade importanti per la viabilità. Ma che dire, purtroppo pecco sempre di ottimismo.

La chiusura di quel tratto di via Roma, organizzata in quello strano modo, la chiusura parziale di via Petrarca, via Leopardi inferiore, da poco anche via Toti, via Goethe e chissà ancora cosa mi sono dimenticato, sono segno di una scarsa e dubitabile organizzazione politica dei lavori nella nostra città. Per troppo tempo non si è fatto nulla sulle nostre strade ed ora visti i soldi in bilancio ci si sfoga per ripristinare ogni pezzo di strada, prima delle prossime elezioni comunali, a maggio 2020. Sono certo che da ottobre 2019 non verranno fatto lavori per evitare spiacevoli ricadute elettorali. Sia mai che qualcuno si ricordi di queste giornate. A parer mio, ma non solo, i lavori dovevano essere distribuiti nel corso di questi 5 anni e nell’arco dell’anno, non raggruppati in pochi mesi, cercando di recuperare quanto non è stato fatto prima. Inoltre certi cantieri avrebbero dovuto essere operativi sette giorni su sette e con un orario prolungato per ridurre il tempo di chiusura della strada. Certo, avrebbe comportato un costo maggiore, ma ne avrebbe beneficiato l’intera città. La responsabilità è politica e non degli uffici che eseguono quanto gli assessori decidono e deliberano. La pianificazione degli appalti - continua Balzarini - segue quanto disposto dagli assessori competenti e dalle loro indicazioni e quindi ci si aspetterebbe che determinate sensibilità venissero tenute in considerazione nella stanza dei bottoni altrimenti che ci si sta a fare».

Altri toni da parte di Philipp Krause della Jugend Generation della Svp del Burgraviato, ma il concetto è lo stesso: la programmazione dei cantieri, soprattutto quando si tratta di strade cruciali come quelle in questione, è una sfida che va affrontata meglio. Krause fa affiorare anche il problema dei mezzi di soccorso, spesso a rischio imbottigliamento.















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