I nomi delle strade meranesi visti sotto la lente della storia

Merano. Domani sera, alle 20.30, nella sala civica di via Huber sarà presentato il secondo volume della collana Merabilia, edita dal museo di palazzo Mamming, dedicato all’odonomastica meranese. Il...



Merano. Domani sera, alle 20.30, nella sala civica di via Huber sarà presentato il secondo volume della collana Merabilia, edita dal museo di palazzo Mamming, dedicato all’odonomastica meranese. Il libro, intitolato “Meran/o – Storie di strade” e scritto da Pietro Fogale e Johannes Ortner, prende in esame i nomi dei luoghi cittadini nel loro sviluppo storico. Nomi che, oltre a permettere alle persone di orientarsi nello spazio, rimandano al tempo in cui furono assegnati, ai rapporti di forza che esistevano in quel momento. La serata è a ingresso libero. Sarà assicurato il pieno rispetto delle norme anti Covid-19. Per partecipare è necessario iscriversi inviando una e-mail a museo@comune.merano.bz.it.

«Con questa pubblicazione – spiegano Fogale e Ortner – vorremmo fornire ai meranesi uno strumento con cui leggere la storia della città attraverso i cambiamenti dei nomi delle sue strade. Nell’odonomastica di Merano – così come nell’architettura e nell’urbanistica – sono evidenti le idee e i segni che vari attori politici hanno lasciato in città. Visti sotto questa luce, i nomi delle vie riflettono gli eventi politici degli ultimi due secoli. Se questa pubblicazione aiuterà a trattare questo lascito in modo appropriato e responsabile, avrà raggiunto il suo scopo».

La prima parte della pubblicazione è costituita da tre saggi in cui i due autori ricostruiscono le vicende storiche che stanno alla base delle scelte odonomastiche degli ultimi due secoli. La toponomastica urbana, così come si è sviluppata a partire dalla Rivoluzione francese, ha progressivamente abbandonato l’uso di nomi legati alle caratteristiche geografiche locali, per diventare uno strumento memorialistico con finalità celebrative e pedagogiche.

Tra 1880 e 1914 Merano si affermò come centro turistico di fama internazionale. La città crebbe velocemente e per dare ai cittadini e ai sempre più numerosi turisti uno strumento in grado di orientarli fra le strade delle quattro città di cura, si cominciò a pubblicare uno stradario, che tra 1882 e 1933 conobbe ben dodici edizioni, oltre a numerose mappe della città. Entrambi strumenti che oggi ci permettono di ricostruire i cambiamenti delle vie cittadine.

A Merano ci sono 209 strade, che nella seconda parte del libro sono prese in considerazione e descritte una per una. Di queste, 77 sono dedicate a persone, undici portano nomi di santi, quattro sono date e solo tre sono le strade dedicate a personaggi femminili: Claudia de' Medici, Anne Frank, Albertina Brogliati.













Altre notizie

Attualità