Il settantenne aggredito dal cane «va risarcito» 

I pareri legali. Juri Andriollo e Igor Janes ritengono vi fosse un obbligo di custodia La normativa in vigore impone ai proprietari guinzaglio, museruola e assicurazione


Massimiliano Bona


MERANO. «Il cane in questione, essendo nell’elenco degli animali ritenuti pericolosi in base all’ordinanza del ministero della Salute del 2006, avrebbe dovuto avere guinzaglio e museruola, anche perché si trovava, tra l’altro, in un esercizio aperto al pubblico»: a parlare è l’avvocato bolzanino Juri Andriollo. Il settantenne meranese aggredito dall’animale, secondo diversi legali interpellati dall’Alto Adige, ha diritto anche ad un risarcimento dei danni perché il proprietario dell’animale era tenuto all’obbligo di custodia.

Razze a rischio aggressività.

«Si tratta - spiega Andriollo - dell’ordinanza del 12 dicembre 2006 e nell’elenco diffuso dal Ministero sono compresi tra gli altri, oltre ai pitbull, i rottweiler, diversi tipi di pastore, Dogo argentino, Fila brazileiro, Perro da presa Mallorquin e Canario, Rafeiro do alentejo e Tosa Inu».

In alcuni casi c’è l’obbligo di essere assicurati.

Secondo Andriollo ci sarebbe per le razze in questione anche un obbligo di assicurazione. Lo dice in modo chiaro l’articolo 3 dell’ordinanza del ministero. «Chiunque possegga o detenga cani di questo tipo ha l’obbligo di vigilare con particolare attenzione sulla detenzione degli stessi al fine di evitare ogni possibile aggressione a persone ed è tenuto a stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi causati dal proprio cane».

La causa civile.

Resta aperta, in ogni caso, la possibilità di intentare una causa civile, come sottolinea l’avvocato Igor Janes.

«Premetto che non conosco i dettagli del caso in questione ma il Codice prevede in modo chiaro che in capo al proprietario del cane vi sia un obbligo di custodia dell’animale. Qualora dovesse essere riconosciuta la responsabilità dell’animale il proprietario può far intervenire l’assicurazione ma se non ha stipulato alcuna polizza deve rispondere in proprio».

La Cassazione: paga anche il detentore momentaneo del cane.

Ad un uomo, recentemente, è stata contestata l’omessa custodia di due animali ed è stato accusato di lesioni colpose da un passante aggredito da due cani usciti dalla recinzione della sua abitazione. La vicenda è approdata in Cassazione dove l’accusato ha sostenuto che i due cani non erano di sua proprietà, con conseguente esclusione di ogni profilo di responsabilità. I giudici hanno ribadito il consolidato indirizzo che vede il detentore di un cane assumere la posizione di garanzia con il conseguente obbligo di controllare e custodire l’animale con ogni cautela per evitare e prevenire possibili danni anche nella propria abitazione. Difatti, l’art. 672 c.p. - spiega il portale responsabilecivile.it - ricollega l’onere di prendere le dovute cautele al possesso del cane, da intendersi come detenzione materiale e di fatto, rimanendo ininfluente ogni riferimento alla proprietà in senso civilistico.













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