Il Tappeiner riparte piano A Silandro ospedale Covid-free 

Il comprensorio sanitario. La struttura meranese si farà carico dell’assistenza per i casi di Coronavirus in Venosta: anche per questo al momento il limite per le prestazioni non urgenti è del 30%, quelle chirurgiche arrivano invece all’85%  


Simone Facchini


Merano. Primo ospedale provinciale messo a disposizione della rete Covid-19, il Tappeiner intraprende la “fase 2” sanitaria misurando i passi. Anche perché dovrà supportare eventuali carichi da Coronavirus dirottati dalla seconda struttura ospedaliera del comprensorio sanitario meranese, quella di Silandro, dichiarata Covid-free. La Venosta, lo dicono i dati, è stata una delle zone in cui il contagio ha colpito con meno violenza.

Meno casi.

Era il 7 marzo, ricorda la direttrice del comprensorio Asl Irene Pechlaner, quando l’ospedale Franz Tappeiner aveva messo a disposizione nella sua completezza la Terapia intensiva e i suoi sedici posti letto all’emergenza Coronavirus. Seguito di pochi giorni dai quattro letti di Rianimazione di Silandro.

Oltre un mese dopo, la struttura venostana è fuori dal tunnel Covid. «Il comprensorio di Merano (che comprende oltre al Burgraviato anche la Venosta, ndr) ha registrato sia tra la popolazione sia tra il personale dipendente meno casi Covid» rispetto ad altre zone della provincia. Trenta in tutto i dipendenti dell’Azienda sanitaria infettati del comprensorio meranese, corrispondenti all’1% dell’organico.

Sentinella.

Intanto il container del pre-triage sulla rampa del Pronto soccorso è ancora là, sentinella che avverte che non ne siamo ancora fuori. Anche in questa nuova fase «la sicurezza di pazienti e collaboratori ha la priorità assoluta» aggiunge Pechlaner. Questioni di logistica, disponibilità delle risorse impegnate ancora per il Covid e le misure di sicurezza alle quali medici, infermieri e tutto il personale sanitario devono attenersi non consentono per ora di riprendere i livelli ordinari di prestazioni ambulatoriali.

Percentuali.

Diverse le disponibilità fra i due ospedali. Silandro, Covid-free, è in grado di erogare l’80% di prestazioni non urgenti e le sale operatorie possono rispondere al 67% delle richieste. L’ospedale di Merano, spiega la direttrice comprensoriale, copre ora l’aspetto assistenziale Covid per Silandro. Anche per questo motivo la medicina del Tappeiner può offrire solo il 30% delle prestazioni non urgenti, mentre quelle delle specializzazioni chirurgiche arrivano all’80-85%.

«Tutte le prestazioni urgenti e prioritarie – chiosa Pechlaner - sono state e saranno sempre garantite».

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