In stand-by il regolamento per l’intitolazione di vie e piazze

Merano. Congelata il nuovo regolamento sull’odonomastica, l’intitolazione di vie e piazze del territorio comunale. La bozza che doveva essere votata nell’ultima seduta del consiglio comunale è stata...



Merano. Congelata il nuovo regolamento sull’odonomastica, l’intitolazione di vie e piazze del territorio comunale. La bozza che doveva essere votata nell’ultima seduta del consiglio comunale è stata posta in stand-by per permettere a tutte le componenti dell’aula di valutare i contenuti e di proporre aggiustamenti. Secondo la bozza, a selezionare i nomi che successivamente verranno votati in consiglio (con una procedura particolare) sarà una nuova commissione odonomastica di 7 membri nominata dalla giunta: sarà composta da sindaco, vicesindaco, da tre funzionari comunali rispettivamente di ufficio cultura, archivio storico e ufficio odonomastica, e da due storici, uno per madrelingua.

I criteri.

I capigruppo in aula hanno concordato sul rinvio del voto per approvare il regolamento. «Vogliamo che anche questo regolamento venga elaborato e approvato in un processo di massima condivisione e partecipazione possibile. Intitolare una strada, una piazza, un parco o un edificio pubblico è tema sensibile per una comunità: ha a che fare con la sua identità, la sua storia e i suoi valori. Ancor di più per una comunità a più voci come quella meranese», sottolineano il sindaco Paul Rösch e il vicesindaco Andrea Rossi, parando ipotesi di scarsa democraticità del regolamento proposto dalla maggioranza.

Finora la procedura di intitolazione di strade e piazze non era disciplinata nel dettaglio. Il nuovo regolamento, che verrà discusso in aula consiliare in settembre, stabilisce le modalità procedurali per la denominazione o ridenominazione delle aree di circolazione (piazze, vie, viali, sentieri, ecc.) del territorio comunale e i criteri a cui tali denominazioni devono attenersi.

Nella bozza è previsto un collegamento a riferimenti antropogeografici locali e perseguita la volontà di riequilibrio tra denominazioni maschili e femminili, queste ultime oggi particolarmente sottorappresentate. A partire dall'entrata in vigore del nuovo regolamento e fino al raggiungimento della parità delle denominazioni per genere, le denominazioni di genere maschile non potranno superare un terzo delle nuove denominazioni, secondo la prima stesura del regolamento.

La commissione e l’iter.

La commissione odonomastica avrà il compito di vagliare e proporre la rosa di nomi, e «potrà fare affidamento su suggerimenti anche da parte di singoli cittadini o rappresentanze della città», assicura una nota del municipio. L’esempio portato è quello di quartiere Marlengo: il comitato di quartiere aveva avanzato alcune proposte per il parco. Si parlava di Giuseppina dal Ciondolo Bucci, Giancarlo Micheli e Guido Bortolotti: si vedrà alla prova dei fatti se saranno prese in considerazione.

Quanto all’iter, il consiglio comunale - sempre secondo la bozza - dovrà approvare ogni singola denominazione tramite doppia votazione a scrutinio segreto: con la prima votazione sceglierà a maggioranza semplice due nomi della rosa, mentre con la seconda votazione sceglierà con la maggioranza qualificata di due terzi la nuova denominazione dell'area di circolazione tra le due denominazioni precedentemente selezionate. Finora, per l'approvazione di un nome, è stata sufficiente la sola forza numerica della maggioranza.













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