La “biocappa” Eurac lascia il Tappeiner

Merano. È partita dal laboratorio della biobanca di Chris (Cooperative Health Research in South Tyrol – Studio collaborativo di ricerca sulla salute in Alto Adige), presso l’ospedale di Merano, ed è...



Merano. È partita dal laboratorio della biobanca di Chris (Cooperative Health Research in South Tyrol – Studio collaborativo di ricerca sulla salute in Alto Adige), presso l’ospedale di Merano, ed è entrata in funzione a Bolzano. La cappa biologica a flusso laminare per analizzare campioni in regime di sterilità è stata trasportata mercoledì all’ospedale di Bolzano per potenziare le attrezzature dedicate ai test diagnostici Covid-19.

I ricercatori di Eurac Research la utilizzano di solito per lo studio Chris: il sangue raccolto nel corso delle visite a Silandro viene trasportato alla biobanca del Tappeiner e qui i tecnici lo preparano per le successive analisi in laboratorio e quindi per la conservazione nelle biobanche. La cappa impedisce la contaminazione e allo stesso tempo protegge l’operatore che maneggia il sangue.

Lo studio Chris, condotto in collaborazione tra Eurac e Azienda sanitaria, ha il proprio focus sulle malattie cardiovascolari, neurologiche, psichiatriche, oncologiche e metaboliche. “I risultati – così Eurac sul sito dello studio – avranno un valore rilevante per la comunità scientifica internazionale, ma soprattutto apriranno la strada a ricerche più mirate con un impatto diretto sul territorio in termini di diagnosi precoce e trattamento delle malattie”. Al momento Chris è sospeso a causa dell’emergenza sanitaria in corso. Per questo la direzione di Eurac Research e dell’Istituto di biomedicina ha deciso di mettere attrezzature e materiali di laboratorio a disposizione dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige. Con la cappa sono stati trasferiti a Bolzano anche altri prodotti in plastica come provette e pipettatori. I ricercatori hanno inoltre stilato una lista di tutto il materiale aggiuntivo che potrebbero fornire.

«In questo momento sostenere l’Azienda sanitaria locale è la nostra priorità. Stiamo valutando le condizioni legali per condividere anche i nostri tecnici al fine di potenziare l’attività di analisi e aiutare il personale dei laboratori», annuncia Stephan Ortner, direttore di Eurac Research. E.D.













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