A Lana 

La protesta sui manifesti “Ci state rovinando”

Lana. Una vivace protesta è stata messa in atto da Helene Paris, gestrice del bistro Fundus di Lana, che ha appeso nelle sue vetrine una serie di manifesti in cui scrive: "Quante volte ancora? Basta...



Lana. Una vivace protesta è stata messa in atto da Helene Paris, gestrice del bistro Fundus di Lana, che ha appeso nelle sue vetrine una serie di manifesti in cui scrive: "Quante volte ancora? Basta così! Ci state portando alla rovina". Al locale di via Bolzano sono arrivati subito diversi feedback che appoggiano l'iniziativa. “La gastronomia è l'industria che paga di più” è il messaggio. Secondo la responsabile del locale, l’osservazione che anche in Germania e in Austria i bar e i ristoranti sono chiusi non regge. «Lì è tutto chiuso, non solo la gastronomia». Poi un'altra considerazione: «Chiudendo bar e ristoranti, chi decide spinge la gente a festeggiare in privato, dove non si osservano le misure igienico-sanitarie».

La protesta palese del Fundus di Lana dà ulteriore fiato alla sofferenza dei gestori di esercizi pubblici. Il continuo “tiramolla” sulle aperture, unito ai lunghi periodi di inattività imposti dai provvedimenti per contrastare la diffusione del contagio, sta esasperando la categoria. L’incertezza sui ristori e sulla loro entità, i ritardi nei versamenti della cassa integrazione ai dipendenti, l’impossibilità di programmare sono elementi che hanno portato diversi esercizi a manifestare la loro rabbia con cartelli affissi all’esterno dei locali. E.D.













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