Lana, si allarga la zona industriale 

Ok dalla Provincia alla richiesta della Molino Merano di convertire terreni agricoli



LANA. La zona industriale di Lana inizia a stare stretta al Molino Merano, la società a responsabilità limitata che produce farine di vario tipo per il mercato alimentare. Oltre alla disponibilità del terreno ex sede della Iprona spa, oggi trasformato in deposito di materiali stradali della Provincia, l’azienda ha ottenuto il via libera dalla giunta provinciale per avviare la procedura di ampliamento del perimetro dell’area di insediamento produttivo nata negli anni ’70 tra il biotopo del Valsura e l’Adige. Il Molino Merano, in sostanza, ha chiesto alla Provincia di trasformare una parte dei terreni coltivati a mele che si estendono in direzione dei campi da tennis di Marlengo (il territorio però fa parte del Comune di Cermes), e che confinano con la sede aziendale, da verde agricolo in zona per insediamenti produttivi di interesse provinciale. Obiettivo è costruire nuovi capannoni per aumentare la produzione di farine, gestire in maniera ottimale la logistica interna e lo stoccaggio dei prodotti. L’intervento urbanistico richiede la mano della Provincia in quanto coinvolge due amministrazioni comunali, quella di Lana dove ha sede la zona industriale e quella di Cermes confinante, che fino a ora ne era rimasta esclusa. In passato era fallito il tentativo di inglobare nella zona industriale gli insediamenti produttivi della cosiddetta zona “Cermes est” per la posizione contraria della proprietà.

La giunta provinciale, su parere degli uffici competenti, ha scelto di cogliere l’occasione per dare uniformità anche al piano di attuazione dell’intera zona industriale, che comunque dovrà essere rivisto dai due Comuni per consentire l’ampliamento del Mulino Merano. In zona industriale ora viene uniformata la cubatura edificabile, che arriva a un massimo di 6,5 metri cubi per metro quadro. Con l’avvio della procedura di trasformazione dei terreni agricoli in zona produttiva richiesti dal Molino Merano, ora gli interessati avranno tempo per presentare osservazioni e integrazioni. Quindi la Provincia passerà al cambio ufficiale, concedendo dopo l’integrazione dei piani di attuazione comunali il via libera alla costruzione.(rog)













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