Le Terme entrano nella fase 2 Obiettivo: riaprire il 25 maggio 

Dopo l’emergenza. La struttura sta approntando protocolli igienici rigorosi da applicare in vista della ripartenza Molto dipenderà dalla legge provinciale sui servizi. «Con le frontiere chiuse punteremo tutto sulla popolazione locale»


Ezio Danieli


Merano. Chiuso dall’11 marzo, il centro termale meranese si appresta a riaprire i battenti. l’incertezza che accompagna ancora la fase 2 dell’emergenza coronavirus condiziona il futuro immediato delle terme, ma la giornata di domani sarà una data importante per l’attesa legge provinciale che riguarda la ripresa dei vari servizi, come anche perché lo stesso giorno si riunirà il consiglio d’amministrazione delle terme, chiamato a prendere le decisioni operative «per una possibile riapertura del centro termale il 25 maggio», dice la direttrice adelheid stifter. che aggiunge: «il cda lo potrà fare sulla base dei meticolosi protocolli che stiamo preparando per garantire la massima tutela della salute dei nostri visitatori e di tutto il personale».

Intanto, approfittando del lockdown, sono proseguiti i lavori di manutenzione di piscine e aree verdi. perché l’eventuale riapertura riguarderà in particolare la parte esterna del centro termale. «i nuovi protocolli di sicurezza sono pronti e curati nei minimi dettagli. all’ingresso ci sarà la misurazione della temperatura con distanziamento di due metri tra le persone, e vigerà l’obbligo di mascherina, anche per i dipendenti. puntiamo chiaramente sull’area esterna, con le dieci piscine nei cinque ettari di parco, con docce e spogliatoi che saranno sanificati ogni due ore. qui la gente sarà al sicuro, con tutte le garanzie anti-contagio. i protocolli sono stati perfezionati anche per i reparti interni, che sono stati tutti dotati di protezioni in vetro – e non in plexigass – per favorire gli interventi di pulizia e di sanificazione. non è possibile, per ora, pensare di riaprire le saune. ci rimettiamo a ciò che ha stabilito il presidente del consiglio giuseppe conte. è importante per noi poter riaprire la parte esterna: siamo soprattutto responsabili nei confronti delle esigenze di meranesi e altoatesini che non avranno la possibilità di fare le ferie ma che potranno disporre di una struttura come la nostra. è un impegno che vorremmo mantenere».

I turisti, perdurando il blocco delle frontiere, ben difficilmente potranno tornare. «proprio così. se la situazione della pandemia non dovesse migliorare sarà estremamente difficile recuperarli. molto dipenderà da ciò che deciderà il governo. proprio per questo contiamo di rivolgere la nostra attenzione agli altoatesini, verso i quali ci sarà la massima attenzione sempre tenendo conto che la salute di tutti è l’obiettivo che principalmente intendiamo garantire».













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