Lo skate park a Maia Alta sfratta i parcheggi abusivi 

Da metà settembre l’installazione temporanea di una rampa in piazza Fontana A realizzarla saranno bambini, ragazzi e falegnami. A costo zero per il Comune


di Sara Martinello


MERANO. Nonostante un cartello in bella vista, gli automobilisti continuano a parcheggiare i loro mezzi nel piazzale di piazza Fontana. Così, dopo aver vagliato diverse soluzioni, il progetto Metamorphosi è arrivato all’idea di costruire una rampa per skateboard che avrà la doppia funzione di ostacolare il passaggio delle auto e di permettere ai giovanissimi abitanti del quartiere di riappropriarsi della piazza.

Non è una novità che piazza Fontana sia ostaggio delle automobili: qualcuno la parcheggia per sbrigare qualche commissione all’ufficio postale o in banca, qualcun altro per una pausa al bar. Complice la penuria di parcheggi nelle vicinanze – fatta eccezione per quello a pagamento appena sopra il piazzale – tanti ignorano il cartello di divieto di sosta. Altra questione, forse più importante nel determinare le intenzioni del piccolo gruppo meranese del progetto europeo Metamorphosis, l’assenza di un punto d’incontro per i più giovani nel cuore di Maia Alta. Sono stati proprio loro, bambini e ragazzi, che durante i primi incontri di Metamorphosis hanno dato voce a esigenze concrete, arrivando a immaginare una piazza Fontana a misura di cittadino.

Innanzitutto una rampa per skateboard. Piccola, poco ingombrante, provvista di una rete sul lato che guarderà la strada. A costo zero per l’amministrazione comunale: i materiali saranno di recupero o acquistati tramite il fondo europeo (in realtà già esiguo) che finanzia Metamorphosis, e a costruire la struttura saranno gli stessi bambini e i ragazzi del centro giovanile, con l’aiuto di un falegname e di due rifugiati con esperienza di falegnameria. Ai lati saranno disposti un albero in vaso e delle sedute costruite dagli ospiti del Pastor Angelicus e utilizzabili per il mercato del mercoledì. Tra le idee dei bambini c’è anche quella di installare una presa di corrente su una delle panchine, in modo da poter ricaricare il telefono durante un pomeriggio all’aria aperta.

«Tutte queste idee sono nate nel corso di un workshop con le famiglie del quartiere e il centro giovani», spiega Angelika Burtscher, della squadra di cittadini che coordinano il progetto Metamorphosis e aiutano i meranesi a riappropriarsi dello spazio pubblico, che sia piazzetta Steinach, piazza Fontana o piazza San Vigilio. «Per i bambini e i ragazzi di Maia Alta questa è una piazza bella e importante, anche soltanto perché ci aspettano l’autobus per andare a scuola. Ma hanno esigenze di socialità sul suolo urbano e di sentire concretamente il legame con la città. E la loro capacità immaginativa non toglie terreno alla praticità schietta con cui si rapportano al mondo. Così anche piazza Fontana può esprimere tutto il suo potenziale».

La rampa non sarà eterna. Un po’ per la fattura “artigianale”, e molto perché saranno gli stessi habitué della piazza a decidere se tenerla, o anche se migliorarla. Delle tempistiche parla l’assessora all’urbanistica Madeleine Rohrer: «Il laboratorio di costruzione della rampa sarà a metà settembre, dopodiché la struttura potrà restare due settimane come due mesi. O anche più a lungo. Non sono io a deciderlo, lo faranno gli abitanti di Maia Alta, dialogando tra loro. Questo è anche un esperimento grazie al quale potremo monitorare come cambia la vita nella piazza».

Alle accuse di eccessiva severità nei confronti degli automobilisti, Rohrer risponde che «non ce l’abbiamo con le auto, non vogliamo dare fastidio agli automobilisti. Qui si tratta di dare alla piazza una funzione, di renderla al misura d’uomo, di bambino, di anziano. Di creare identificazione con lo spazio pubblico, a tutte le età».













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