Arte di strada

Maia Bassa diventa la via dei murales

Opere di artisti da tutta Italia lungo i 300 metri attorno all’ippodromo: un’idea supportata dal Comune durante la pandemia

LE IMMAGINI. Così l'arte colora la città


Jimmy Milanese


MERANO. Con l'urbanizzazione della zona è diventata un vero e proprio “Boulevard” di comunicazione pedonale tra il centro cittadino di Merano e la stazione di Maia Bassa. Parliamo della circonvallazione pedonale che corre lungo l'Ippodromo - a partire dal confine di via Toti fino a sbucare in via delle Palade – e che prende il nome generico di via per Marlengo.

Negli anni questo passaggio si è trasformato in un museo pedonale a cielo aperto. Trecento metri circa che lambiscono il muro di cinta dell'Ippodromo sul quale artisti provenienti da tutt'Italia hanno lasciato traccia del loro passaggio, dipingendo ampi murales in alcuni casi di estremo pregio artistico.

Merano come il comune di Dozza, la città che viene definita la capitale italiana dei murales, verrebbe a dire. Questo anche in considerazione del fatto che anche il quartiere Steinach presenta una serie di dipinti a muro ad opera di artisti di fama internazionale come Kiddy Citny, Ericailcane e Blu.

Quelli di Maia Bassa, invece, costituiscono un interessante continuum artistico per quantità, qualità ed eterogeneità, raffigurante personaggi o situazioni di vita con toni grafici tipici del mondo giovanile.

«I murales che possiamo ammirare a Maia Bassa nascono dal pacchetto Covid 2020, ovvero dalla voglia della Amministrazione pubblica di venire incontro agli artisti che per via della pandemia erano stati fermi», spiega l'ex vice sindaco Andrea Rossi. E da quando l'amministrazione pubblica ha dato via al progetto, uno dopo l'altro i murales hanno iniziato a moltiplicarsi, andando a colorare tutto il tratto pedonale che lambisce anche il passaggio del treno.

Tutto iniziò da una richiesta partita un anno fa da parte dell'artista Valentina Stecchi, vignettista del nostro giornale, quindi l'interessamento dell'amministrazione comunale e del centro giovani Tilt.

Assieme a Valentina Stecchi, hanno partecipato al progetto anche Alex Businaro, Federica Gaioni, Matteo Egeon e Noemi Rizzuto, coordinati da Valentina Vizzi del centro Tilt.

Completate le opere di questi artisti, altri sono arrivati e hanno aggiunto il loro, appunto, lasciando traccia del passaggio, spesso con opere autografate da sigle comprensibili solo a chi appartiene al mondo dei writers, mentre a chi passa rimane la bellezza di un tracciato pieno di colori. E allora, anche lo stridere del treno che corre accanto, si trasforma in musica per le orecchie di chi percorre la via del Murales.













Altre notizie

Attualità