la vertenza

Merano: alloggi a Santa Maria Assunta, il condominio ricorre al Tar 

Contestati l’aumento della densità edilizia, il sacrificio del giardino del palazzo e una nuova strada. Il Comune ha ignorato le osservazioni e ha dimenticato di coinvolgere la Commissione provinciale territorio e paesaggio


Massimiliano Bona


MERANO. Approda in Tribunale la questione degli alloggi che il Comune intende realizzare a Santa Maria Assunta ricorrendo a un esproprio che una parte dei residenti non ha affatto condiviso. Tre le questioni di rilievo: l’aumento della densità edilizia (con un pregiudizio di chi già abita in zona), il sacrificio di una parte del giardino condominiale ma anche il passaggio di una nuova strada che porterà traffico, rumori e un peggioamento della qualità della vita.

Il ricorso al Tar.

Il condominio La Pace ha impugnato al Tar di Bolzano la variante al Puc approvata in dicembre dal Comune per realizzare in via 1° Maggio, nel rione di Santa Maria Assunta, una nuova zona residenziale e per alloggi per anziani sull’area di proprietà comunale sede in passato del canile comunale. La decisione di proporre ricorso si fonda sul fatto che, con questo provvedimento, il Comune ha previsto anche la realizzazione di una nuova strada di collegamento tra via 1° Maggio e via Postgranz, ritenuta necessaria per fronteggiare l’aumento di traffico connesso alla nuova edificazione, inserendola in parte però anche nel giardino condominiale, e facendola poi correre lungo due lati dell’edificio a soli 5 metri dagli appartamenti.

La nuova strada contestata e l’aumento della densità edilizia anche per gli alloggi ad uso residenziale.

Questa strada è stata inserita ai margini estremi del compendio comunale per sfruttare al massimo le potenzialità edificatorie dello stesso. Inoltre, il Comune ha aumentato la densità edilizia non solo dell’area destinata agli alloggi per anziani, ma anche di quella relativa alla realizzazione di nuovi edifici ad uso residenziale privato sull’area di sua proprietà, che ha portato dall’indice di 3,5 mc/mq all’inusuale indice di 5 mc/mc, con conseguente aumento a 19 metri dell’altezza massima degli edifici, il tutto nonostante la cronica carenza di servizi presso il quartiere.

Le osservazioni cadute nel vuoto.

Gli avvocati incaricati alla difesa del condominio, Laura Polonioli e Federico Mazzei di Bolzano, spiegano che i proprietari degli appartamenti presso il condominio avevano proposto numerose osservazioni oppositive nel corso della procedura, per tentare di convincere il Comune di modificare la previsione sulla strada, per salvaguardare le unità abitative, il giardino condominiale e più in generale la loro qualità di vita, ma che tuttavia l’Amministrazione ha rigettato tutte le osservazioni per ben due volte, omettendo, peraltro, di farle esaminare alla Commissione provinciale Territorio e Paesaggio, così come previsto dalla legge urbanistica provinciale. Così, per evitare che tutte le conseguenze negative della nuova modifica di Puc ricadano su di esso, alla fine, al Condominio La Pace non è rimasta che la via del ricorso al Tribunale.













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