Immobili

Merano, stop alla vendita dell’ex scuola: «Ci servono alloggi sociali»

I Verdi chiedono al Comune di fare retromarcia sulla cessione delle ex elementari di Quarazze: «Meglio trasformarle in appartamenti a prezzi calmierati»



MERANO. Un vecchio detto popolare recita che a vendere sono tutti capaci e poi c'è sempre tempo per farlo. È ciò che sostengono (più o meno) i Verdi meranesi, riferendosi all'ex scuola di Quarazze, che l'amministrazione comunale di Merano ha deciso da un anno di mettere sul mercato con l'intenzione di far cassa.

In disuso da vent'anni

L'immobile, realizzato intorno al 1900 e che dapprima ospitò gli uffici municipali e poi la scuola elementare, è in disuso da un ventennio. Risale a un anno fa la decisione della giunta Dal Medico di vendere l'edificio, che ha un valore stimato in almeno un milione di euro, accompagnando quella scelta con la sottolineatura che una eventuale e ipotetica operazione di risanamento «avrebbe comportato un enorme impegno finanziario».

La mozione dei Verdi

Ora, però, arriva l'iniziativa dei Verdi. All'amministrazione comunale chiedono ufficialmente, tramite una mozione in consiglio, di fare retromarcia rispetto alla decisione di cedere l'immobile e di chiedere invece alla Provincia un contributo per un restauro a fini abitativi con alloggi sociali a prezzi calmierati. I Verdi partono dal parere negativo della commissione provinciale alla modifica del piano urbanistico comunale per poter mettere sul mercato privato la ex scuola di Quarazze. Inoltre, sempre i Verdi sottolineano favorevolmente una novità che riguarda il finanziamento, da parte della Provincia, di interventi per l'edilizia abitativa, con la previsione di un contributo economico fino al 65% dei costi sostenuti vincolandolo all'impegno a realizzare strutture abitative con chiari intenti sociali. «Ossia, dagli studentati veri e propri ai dormitori con servizi per persone con contratto di lavoro o formazione - specificano i Verdi -, dagli alloggi protetti per anziani, per persone con disabilità, malattie mentali o dipendenze, alle soluzioni di co-housing o espressamente pensate per i giovani». «Proprio perché nel territorio comunale di Merano c'è un grande bisogno di spazi abitativi a prezzi accessibili per tutte le tipologie d'uso che la Provincia riconosce, non si comprende perché un immobile di proprietà comunale, che rientra nei criteri di finanziamento per il suo recupero, debba essere messo sul mercato privato», afferma la portavoce del gruppo consiliare Julia Dalsant, affiancata dal collega Florian Mayr. «Dopo il parere negativo della Provincia, andrebbe bloccato il cambiamento di destinazione d'uso dell'area e la conseguente vendita dell'immobile - sottolinea il consigliere Toni Ladurner, che abita nella zona -. A ricaduta di ciò si dovrebbe invece intraprendere la strada del recupero e, congiuntamente con la Comunità Comprensoriale, presentare domanda di finanziamento alla Provincia».













Altre notizie

Attualità