La cerimonia

Merano, sulla Tappeiner l’omaggio a Henri Chenot 

Nel giorno in cui avrebbe compiuto 79 anni l’inaugurazione del monumento alla presenza di familiari, autorità e tantissimi meranesi. A scoprire il busto la moglie Dominique: «Si è sempre speso per gli altri, per farli stare bene: è stato per anni un grande amico di Merano»


Ezio Danieli


MERANO. L'altro giorno, proprio nel giorno in cui avrebbe compiuto 79 anni, è stata inaugurata sulla “sua” passeggiata Tappeiner una statua per ricordare Henry Chenot, morto all’inizio di dicembre di due anni fa.

C’era tutta la sua famiglia alla cerimonia di scoprimento della statua oltre alle autorità, ai tanti amici che Chenot aveva in città e ai componenti di quel team che tanto successo ha avuto nella fortunata parentesi all’Henry Chenot Espace che ha operato all’Hotel Palace di Merano. Proprio il team ha voluto posare ai piedi della statua un omaggio floreale.

Il busto, su basamento in marmo di Lana, è stato realizzato dall’artista inglese Suzie Zamit ed è stato collocato poco dopo la serpentina che sale da via Galilei dove Chenot era solito passeggiare, un luogo che definiva ideale per curare e dove prendevano forma le sue idee innovative nel campo della salute.

È stata la vedova, Dominique, a scoprire la statua posta su un terreno di proprietà di Karl Zeller, ex parlamentare della Svp, che ha curato personalmente l’installazione resa possibile grazie ad un elicottero che ha portato in quota il basamento.

Dominique, rivolgendosi all’amato marito, ha ricordato il suo ruolo di compagno di vita oltre che di padre di Nicolas e Caroline, presenti alla cerimonia assieme ai consorti e ai loro figli. Dominique, visibilmente commossa, ha avuto parole struggenti nei confronti di Henry, «una persona che si è sempre battuta per gli altri, per farli stare bene, è stato per anni un grande amico di Merano ed è per questo che abbiamo voluto ricordarlo con questa statua lungo la passeggiata che amava tanto».

Karl Zeller ha evidenziato il grande ruolo avuto da Chenot per il rilancio di Merano, «quando la città era in difficoltà nel settore turistico le sue idee hanno portato al Palace nuova clientela, spesso anche qualificata e di prestigio. Sappiamo come è finita la sua collaborazione con l’albergo ma ciò non toglie nulla a quanto fatto da Henry che si meritava questo riconoscimento visto che il Comune non può dichiararlo cittadino onorario». È toccato poi al figlio Nicolas, pure lui commosso, ricordare il grande papà con parole che hanno sottolineato il ruolo di imprenditore prima, di marito (per oltre 40 anni) e di genitore sempre vicino ai figli.

Dopo la benedizione impartita da don Gioele Salvaterra, è stato il sindaco Dario Dal Medico (presente alla cerimonia anche l’assessore Nerio Zaccaria) a evidenziare il grande contributo di Chenot alla crescita di Merano: «Fa piacere che questa statua sia stata sistemata lungo la passeggiata Tappeiner ideata a suo tempo da un grande medico. Ora c’è questo doveroso omaggio a Chenot che come Tappeiner ha avuto il grande merito di occuparsi della salute del prossimo», le parole del primo cittadino.

In conclusione della cerimonia (fra i tanti presenti anche la direttrice delle Terme Adelheid Stifter) gli invitati si sono trasferiti al ristorante Sassifraga per un rinfresco.













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