Migranti irregolari, arriva il Daspo anche a Merano 

In consiglio. Modificato a maggioranza (25 sì, 2 no e 3 astenuti) il regolamento di polizia locale Rösch: «Le persone che sostano in strada possono essere moleste con bambini e anziani»



Merano. Il regolamento di polizia urbana si dota di uno strumento che permetterà di allontanare chi impedirà la fruizione di alcune aree cittadine, applicando le sanzioni previste dalla legge salvini. questa la modifica approvata l’altra sera dal consiglio comunale, nonostante non sia mancato il dibattito sulle parole usate e sugli strumenti che la città mette a disposizione. una modifica che nelle intenzioni del sindaco si applicherebbe a chi non ha una casa, e non tanto ai migranti in cerca di un lavoro. ma resta il fatto che sarà uno strumento in più per allontanare anche loro, quando la municipale lo riterrà necessario.

Il daspo urbano.

“Presenza di bivaccamenti con compromissione delle condizioni igienico-sanitarie, ma anche di situazioni spesso riconducibili a forme di malcostume”. Così la premessa della delibera approvata mercoledì sera con 25 voti a favore, 2 contrari e 3 astensioni descrive la situazione delle scuole di via Galilei: negli ultimi mesi il Comune è stato tempestato di missive con cui genitori, insegnanti e dirigenti scolastici protestavano contro la permanenza di un uomo senza fissa dimora nel piccolo cortile della scuola materna. Si è quindi pensato di istituire il divieto di accesso a chi fosse sorpreso a “bivaccare”, cioè a compromettere “il libero utilizzo e la normale e sicura fruizione degli spazi pubblici” (così la delibera), entro 100 metri da asili e scuole, alla Wandelhalle, sulla passeggiata Lungo Passirio da ponte della Posta a ponte Teatro e nel raggio di 100 metri da ospedali, case di cura e case di riposo. «Per me non ha senso che i senzatetto siano allontanati solo perché vederli dà “fastidio” – commenta il sindaco Paul Rösch –. Ma bisogna tener conto del fatto che alcuni di loro possono essere in qualche modo molesti, ed è nostro dovere tutelare categorie come bambini e anziani. Non si tratta di “eliminare” persone: per esempio René, il senzatetto che sostava nei pressi del Tappeiner, l’abbiamo convinto a trasferirsi in Psichiatria».

Il decoro della città.

La delibera parla espressamente di “decoro urbano”. E da qui è partita la critica del consigliere David Augscheller (Sinistra Ecosociale): «Qui si parla di “decoro” quando invece siamo di fronte a una problematica sociale. Dobbiamo modificare il regolamento per una o due persone? Inoltre auspicherei lo stesso zelo nel caso di parcheggi abusivi o di abbandono di rifiuti, con tanto di vestiti ammucchiati sulla strada». Affermazione, quest’ultima, condivisa dalle consigliere Josefa Brugger (Bürger-Union) e Adriana Valle (M5s).

La risposta del sociale.

«Ci impegniamo a cercare di convincere le persone senza fissa dimora a trasferirsi ad Arché e grazie alla stretta collaborazione col Burgraviato riusciamo a ottenere buoni risultati», spiega il sindaco. A Merano sarebbe in arrivo una novità, come annuncia il vicesindaco Andrea Rossi: «In città ci sono già il servizio Moca e gli Streetworker. Sto cercando di portare anche uno dei servizi di Volontarius, un camper notturno che dà sostegno alle persone senza fissa dimora. S.M.













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Davide Pasquali

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