Nidi, manca personale: 28 i bimbi in lista d’attesa 

Asili e microstrutture. Il Comune inizia ad adeguarsi alla riforma che entrerà in vigore nel 2021 Ma per raggiungere il rapporto di 1 assistente ogni 5 bambini servono donne – e uomini – formate



Merano. Sono 28 i bambini in lista d’attesa per trovare un posto negli asili nido comunali, la cui capienza si va assottigliando per l’adeguamento alla riforma che dal primo gennaio del 2021 ridurrà il rapporto tra personale formativo e iscritti (dai 3 mesi ai 3 anni) a 1 a 5, contro l’attuale 1 a 8. Attualmente Merano è intorno all’1 a 6. L’attrito è proprio qui: mancando assistenti all’infanzia, cala il numero dei posti disponibili. Nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale per tamponare il problema e una generale soddisfazione delle famiglie rispetto al servizio, infatti, la situazione non sembra potersi risolvere tanto facilmente.

Negli asili nido 84 bimbi.

Il nido Yosyag di via Goethe è gestito attraverso esternalizzazione, con l’ultimo appalto vinto nel 2017 dalla cooperativa Kinderfreunde. Ospita 32 bambini dall’anno in su residenti in città, e altri sei sono in lista d’attesa. Numero che sale a 22 (di cui cinque sono bimbi sotto l’anno) per il nido di via Maia gestito direttamente dal Comune, il Maddalena di Canossa, dove al momento trovano posto 52 iscritti. Tre dei 22 in lista d’attesa sarebbero in attesa di confermare l’iscrizione. A dare una misura dei primi effetti della riforma è Alice Bertoli, direttrice dell’Ufficio istruzione e scuole: «Avrebbe una capacità di 60 bambini, ridotta a 55 nell’ottica di un progressivo adeguamento ai nuovi parametri provinciali».

Il personale.

Delle 12 assistenti all’infanzia, 4 hanno un contratto part-time: facendo i debiti calcoli, per coprire il numero di ore prescritto ci sono 9,5 assistenti “piene”, in termini di risorse equivalenti. «Non aggiungeremo personale alla pianta organica – aggiunge Bertoli –, ma entro la fine dell’anno, coi tre posti a concorso, copriremo pensionamenti e periodi di maternità. Uno di questi è il posto di un’ausiliaria che abbiamo convertito a posto per un’assistente all’infanzia, in modo da sostenere il più possibile il servizio alle famiglie. Resta un dato di fatto che nonostante l’istituto Hannah Arendt e il Levinas offrano curriculum scolastici fatichiamo a trovare personale. Tante diplomate poi scelgono altri ambiti lavorativi».

Per l’adeguamento ai nuovi parametri sarà realizzato un ascensore all’asilo di via Maia, in modo da abbattere le barriere architettoniche. E la previsione – contenuta nella riforma – di far svolgere agli assistenti alla formazione mansioni accessorie come le pulizie dei bagni, le lavatrici di panni sporchi, il cibo da pesare prima del pranzo? «I servizi di pulizia e di lavanderia sono svolti da due ausiliarie. Il lavoro che svolgeva la collaboratrice ora in pensione sarà affidato alla cooperativa già incaricata dei servizi al nido».

Un progetto pedagogico.

Nel tempo si è passati da una visione dell’asilo nido come di una struttura preposta unicamente all’accudimento dei bimbi a un progetto pedagogico vero e proprio. «E si vede – così la direttrice dell’Ufficio scuole –. Chi frequenta il nido sviluppa una maggiore autonomia, e abbiamo buoni standard qualitativi che monitoriamo attraverso verifiche annuali nelle strutture e questionari per le famiglie. Lo scorso giugno il Canossa ha ottenuto un punteggio di 8,9 su 10, lo Yosyag di 9,3. Tra i parametri, la preparazione del personale, la comprensione della lingua, la pulizia, una valutazione globale».

Microstrutture e Tagesmutter.

Ai due asili nido si aggiungono le tre microstrutture e le 4 cooperative di Tagesmutter. «Mancano Tagesväter», dichiara Bertoli con dispiacere. Sarebbe un bel vantaggio, per i circa 150 bambini accuditi dalle Tagesmutter (e in più avanti per tutta la società), vedere uomini svolgere il lavoro di cura e di accudimento.

Le microstrutture hanno ognuna la capacità di 20 posti e i servizi, dalla struttura al personale, sono esternalizzati attraverso bandi di gara ogni due anni (cui se ne aggiunge uno di rinnovo del contratto di gestione). «Mettiamo a bando ore di servizio, tenendo conto dell’indicatore-obiettivo previsto dalla Provincia del 33% del fabbisogno coperto. Significa che su cento bimbi residenti, 33 di loro devono poter trovare posto in una struttura per l’infanzia. Secondo i dati 2018 siamo a buon punto, con un 28,7%, ben oltre la soglia del 15% al di sotto della quale dalla Provincia arriva la sanzione».













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità