Oltre 16 milioni di euro per il rilancio post-Covid 

Maxi-stanziamento. L’avanzo di bilancio va a sociale, scuole, cultura, sport e infrastrutture Tra le iniziative, un buono di 15 euro a ciascun residente da spendere negli esercizi aderenti


Sara Martinello


Merano. Il pacchetto di misure che la maggioranza ha portato in consiglio comunale lo scorso 21 maggio assume contorni più nitidi. Ieri, con la prima conferenza stampa dopo il lockdown, la giunta ha annunciato lo stanziamento di 16,4 milioni per reagire alla crisi.

I numeri del rilancio.

La somma deriva dai 15 milioni di avanzo di bilancio – che quest’anno il legislatore permette di impiegare anche per le spese correnti – e dagli utili di Alperia, di cui 4 milioni di euro sono già stati impegnati e i restanti 1,4 confluiscono nel pacchetto rilancio. Del totale, circa 5 milioni costituiranno un fondo di riserva che eventualmente potrà impiegare la prossima giunta comunale, poco meno di 7 serviranno a finanziare investimenti in infrastrutture (il cui programma sarà discusso la settimana prossima) e 3,6 sosterranno il pacchetto di misure immediate. Resterebbero altri 400 mila euro, «un fondo di riserva destinato alla copertura delle perdite delle società partecipate».

Famiglie, anziani, disabili.

Per il sociale si parla di 750 mila euro, dei quali 220 mila costituiranno un fondo buoni spesa con requisiti di assegnazione meno stringenti rispetto a quelli stabiliti per i 216 mila euro stanziati dal governo, ormai esauriti. Da settembre a dicembre la scuola materna sarà gratuita e il Centro di assistenza diurna per anziani sarà aperto anche il sabato. Ventimila euro serviranno a «garantire la sicurezza» dei partecipanti ai soggiorni estivi per anziani, e una somma analoga servirà per l’acquisto di pannolini lavabili. Ma non di assorbenti, voce di rilievo nel bilancio delle donne, pesantemente colpite dalla crisi. La parola “donne” ieri mattina non è stata pronunciata finché a una specifica domanda l’assessora Gabriela Strohmer non ha chiarito che con la Rete antiviolenza si sta lavorando all’analisi dei dati, in base alla quale poi saranno individuate le misure da attuare. Le corse in taxi per le persone con disabilità raddoppiano a 50 e 25 mila euro andranno a Opera serafica e fondazione San Nicolò.

In primo piano il commercio.

Il finanziamento più corposo è quello nel commercio, risultato di un accordo con gli esercenti: 600 mila euro permetteranno di elargire a ogni residente un buono cedibile da 15 euro da spendere in un ristorante, bar o negozio cittadino per poi ricevere un ulteriore buono per uno sconto del 15 per cento da spendere lì o altrove. Con altri 600 mila euro si prevedono agevolazioni in tema Imi e Cosap, per la cui definizione però si dovrà aspettare l’esito delle trattative con Stato e Provincia sulle modalità di risarcimento dei Comuni per i mancati introiti.

Scuola, cultura e sport.

Adeguamento degli edifici scolastici alle nuove norme, iniziative estive e assistenza nel doposcuola saranno coperti con 250 mila euro di fondi extra. Ben più consistente la fetta che andrà al settore sport, 400 mila euro di cui 150 mila per coprire il deficit di Meranarena e il resto per la disinfezione delle strutture, per l’implementazione di “Merano si muove” e per il sostegno delle associazioni sportive. La stessa cifra è quella destinata alla cultura, con un programma di iniziative che si “impadroniranno” di locali sfitti, balconi e altri spazi inusuali.

Infrastrutture.

Di 400 mila euro è la somma dedicata alla mobilità. Entro l’autunno saranno realizzati due assi ciclabili previsti nel Put, cioè il collegamento tra via Palade, via Cadorna e via Caserme e quello tra via Garibaldi, via Petrarca e via Toti. Saranno installate 200 rastrelliere più sicure di quelle esistenti e al pedibus degli scolari sarà affiancato un bicibus. Perché non il bonus bici cassato in Provincia? «Se mancano le infrastrutture la bici non la usi», risponde l’assessora Madeleine Rohrer. Restano 200 mila euro: serviranno a completare la rete della banda larga e a dare alle famiglie con figli iscritti alle superiori un contributo nell’attivazione di contratti di connessione.













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