Parcheggi blu a 2,50 euro, la rabbia dei meranesi 

La proposta della giunta Rösch non convince i residenti: «Pensano solo ai bus» Cittadini scettici anche sull’assemblea pubblica di settembre: «Sarà pro-forma»


di Sara Martinello


MERANO. La prima bozza del nuovo piano urbano del traffico presentata dall’ingegner Stefano Ciurnelli dopo mesi di rilevazioni, interviste e studi ai meranesi proprio non va giù. Dei sedici punti che sintetizzano il documento in 126 pagine consultabile sul sito del Comune che a settembre sarà oggetto di un’assemblea alla quale tutti i cittadini potranno partecipare per portare le loro osservazioni, quello per alcuni più scandaloso sono i parcheggi blu del centro a 2,50 euro l’ora.

«Un furto. Eppure le casse comunali dovrebbero essere già piene, dopo la pensata dei 30 km/h. L’assemblea civica? Ci dicano una data, un luogo. Ma sarà l’ennesima finzione», commenta a caldo Giorgio Ara. «Per ora mi sembrano tutte cavolate» gli fa eco Hans Amort, che a Merano si muove a piedi, in bicicletta, in moto e in auto. «Si punta tanto sul trasporto pubblico, io non ne faccio uso e non me ne importa molto. Sì, per gli anziani gli autobus sono importanti, ma finché la prima fermata utile per raggiungere il centro è al Palace direi che a loro non si pensa. Togliere gli autobus dal centro, da piazza della Rena, non ha senso. Ed è stata indecente l’affermazione che Rösch e Rohrer hanno fatto qualche tempo fa: secondo loro con la circonvallazione e il parcheggio in caverna si potrebbero finalmente eliminare dal centro le auto, i demoni di questa giunta. All’assemblea pubblica non ci andrò, non mi interessa incontrare chi pensa di saperla più lunga degli altri». L’ipotesi di una deviazione di percorso dei mezzi pubblici per raggiungere piazza della Rena Ciurnelli l’ha valutata, rigettandola poi perché «affinché il bus possa entrare e uscire in sicurezza dalla Ztl sarebbe necessario un controllo semaforico con una chiamata da parte del bus ogni 110 secondi per fermare il traffico automobilistico e far transitare i mezzi pubblici diretti o provenienti da ponte della Posta, il che porterebbe a ulteriori ritardi a scapito della fluidità della circolazione». Per Riccardo Tronca, invece, l’autobus è fondamentale per raggiungere la città da Settequerce, dove vive: il rafforzamento della rete del trasporto pubblico è per lui una novità positiva. E lo sarà soprattutto il raddoppio delle corse del 201. In generale vede una città sì congestionata, ma più attraversabile, più vivibile rispetto a una quindicina di anni fa. C’è poi chi l’automobile proprio non la usa, come Carlo Roberto Geier: «Io mi muovo principalmente a piedi, e mi pare buona la proposta di ridurre l’inquinamento, creare una Ztl in via delle Corse e convertire all’elettrico la flotta di autobus. Mettendomi nei panni di chi si muove in auto però c’è da dire che per chi abita nella zona dell’ospedale è impossibile raggiungere Maia Alta, ci sono troppi sensi unici. E soprattutto in centro ci sono tanti uffici, da quello di collocamento alla cassa ammalati, difficili da raggiungere per chi non può muoversi a piedi o in bici. Ecco, i ciclisti dovrebbero fare più attenzione sulle passeggiate, e soprattutto bisognerebbe rivedere la pista al Duomo. Lì ho visto più di una volta ragazzini sfrecciare e urtare i passanti. Ora staremo a vedere se l’assemblea di settembre non sarà solo di facciata o se si potrà costruire qualcosa insieme e andare d’accordo».













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