Parcheggio Kallmünz: poche auto, tante proteste
Posteggio vuoto dopo l’entrata in funzione delle telecamere con le prime multe Commercianti, ristoratori e clienti: «Contraccolpi per le attività della zona»
MERANO. Una manciata di auto o poco più, quando fino a pochi giorni fa nelle medesime circostanze avrebbero riempito il piazzale. Sono pesanti gli effetti dell’entrata in funzione delle telecamere per l’accesso alla Ztl in centro sul parcheggio Kallmünz di piazza della Rena. E non fanno trasalire solo il gestore del posteggio, ma irradiano stizza, malcontento e preoccupazione fra tutti coloro che del servizio beneficiavano e ora si chiedono: ma qual è – al di là delle legittime motivazioni legali – il vero interesse per cui il Comune sta facendo di tutto per chiuderlo?
Multe. Dal 1° maggio, chiunque passi in entrata o in uscita da uno dei quattro varchi alla Ztl viene fotografato dalle telecamere. La targa viene automaticamente letta dal sistema e confrontata con quelle autorizzate ed elencate nel database della polizia municipale. Se la targa non si trova nell’archivio, dopo la verifica dei vigili urbani scatta la multa: 41 euro a trasgressione. Anche per chi si reca al parcheggio Kallmünz, un centinaio di posti auto all’interno del recinto a traffico limitato. A farne le spese, prima fra tutti, è la società Piffer che gestisce il posteggio sull’areale di proprietà del conte Khuen, titolare del maniero. Oltre trent’anni di gestione, cadenzate dall’oltranzismo (acuitosi col passare del tempo) di beghe giudiziarie fra Comune da una parte e titolare e gestore dall’altra. Fino a che il Tar ha dichiarato illegittima la licenza del parcheggio. Ancora un ricorso è pendente al Consiglio di Stato. Ma intanto la realtà ha messo la freccia e sorpassato i tempi dei tribunali. Ieri il posteggio era semivuoto, “prosciugato” dal timore delle cotravvenzioni. Alcuni clienti, cascati dalle nuvole, avevano fatto ciò che fanno da sempre accedendo a piazza della Rena ma, avvisati della sanzione che arriverà loro a casa, sono rimasti di stucco.
Le attività economiche. Anche il commercio e la ristorazione della zona contestano il provvedimento. Lo confermano molti titolari di negozi, bar e ristoranti. Per loro quel parcheggio è strategico, utile se non essenziale per le rispettive attività. Significa la possibilità per i clienti di un approdo comodo, senza creare fastidio particolare. I benefici per l’economia e la vitalità del centro sono di gran lunga superiori, questa la tesi sostenuta, del minimo traffico creato per oltrepassare ponte della Posta e percorrere poche decine di metri fino al posteggio. Sarebbe bastato, sostengono, anche solo posizionare il confine (e la videocamera) appena al di là di piazza della Rena, e non si sarebbero provocati tutti i disagi a quelle categorie, dagli artigiani agli anziani a coloro che devono fare un salto in centro con il proprio mezzo per una commissione, che oggi devono cercare una soluzione alternativa.
Quale futuro? Anni fa, era il 1982, il Comune inquadrò il parcheggio come area di verde pubblico. Sarebbero poi seguite schermaglie legali a cascata. La giunta Rösch nel 2016 propose una sorta di compromesso: ok al parcheggio, ma con riduzione dei posti auto e a uso esclusivo dei residenti di quartiere Steinach. In una zona però già servita da altri posteggi – per vendere molti posti auto del garage sotto la piazza sono trascorsi tanti anni e non poche difficoltà. Per chi gestisce il parcheggio Kallmünz quella proposta dal Comune è una soluzione inaccettabile perché antieconomica. Un’altra zona grigia sullo sfondo: l’amministrazione municipale non ha chiarito la destinazione alternativa al parcheggio per quell’angolo del centro città.