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Pesticidi, stop alle derive dei trattori: «Più controlli nei parchi»

L'associazione ambientalista AmUm in municipio a Merano: «Va monitorata la presenza di sostanze tossiche nelle aree urbane»



MERANO. La presenza di tracce di pesticidi nelle aree urbane, è stato uno dei punti, forse quello più sensibile, al centro dell’incontro fra AmUm, associazione ambientalista meranese, e la vicesindaca Katharina Zeller.

«È importante che vengano ripresi dei regolari controlli, soprattutto nelle zone sensibili come i parchi giochi», ricorda la vicepresidente di AmUm, Ingrid Karlegger. «Inoltre, vorremmo che l’informazione per la popolazione fosse trasparente e di facile accesso. Non possiamo dimenticare che nel maggio dell’anno scorso il consiglio Provinciale ha incaricato la giunta Provinciale proprio di fare tutto questo».

All'incontro erano presenti anche collaboratrici e collaboratori dell’Unità speciale protezione del clima e adattamento ai cambiamenti climatici del Comune di Merano. Si è parlatoa nche della possibilità di aprire al pubblico un’area verde adiacente all’ippodromo, della fruizione da parte della cittadinanza dell'Orto dei Cappuccini - questione mai del tutto chiarita - e della riqualificazione di piazza del Grano.

Il direttivo di AmUm ha detto la sua anche a proposito dello smaltimento dei cartoni. “Purtroppo abbiamo spesso davanti agli occhi, soprattutto in alcune zone della città, cumuli di cartoni che sembrano abbandonati” osserva la presidente Carla Molinari. “Vorremmo contribuire alla soluzione del problema: per questo abbiamo presentato una proposta di segnaletica che potrebbe essere affissa in queste zone, oltre ad una proposta concreta per una raccolta più comoda degli imballaggi, ormai quasi di uso quotidiano per molti di noi”.

Il direttivo dell’associazione si dice molto soddisfatto della collaborazione e della disponibilità dell’amministrazione. Per il mese di maggio è infatti già stato previsto un terzo incontro per approfondire altre tematiche. “Apprezziamo molto questa possibilità” sostengono gli ambientalisti. “Uno dei problemi principali che incontriamo nelle nostre azioni, è quello di non capire quale sia il momento giusto per intervenire. Attraverso il dialogo e l’incontro personale ci pare invece di riuscire a comunicare in modo efficace le nostre proposte. Speriamo di vedere presto i frutti concreti del nostro lavoro”.













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