Pesticidi vicino alle case, il consiglio non si sbilancia 

La mozione Schir-Valle passa, ma senza divieti: ci saranno incontri informativi No alla richiesta di usare prodotti biologici nelle aree sensibili, come le scuole


di Giuseppe Rossi


MERANO. Il consiglio comunale approva la mozione presentata dalle consigliere comunali Adriana Valle del Movimento 5 stelle e dall’indipendente Francesca Schir in merito all’uso dei prodotti fitosanitari e pesticidi in agricoltura, ma in una versione talmente edulcorata da fare il solletico alla salute pubblica invocata nel testo originario.

Le due consigliere comunali, sulla scorta della pubblicazione del rapporto Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, avevano chiesto al consiglio di approvare una mozione con la quale si obbligavano i contadini a interrompere le irrorazioni con prodotti fitosanitari delle loro coltivazioni limitrofe alle zone sensibili (zone abitate, parchi giochi, scuole e altro ancora) per sostituirle con prodotti biologici non dannosi per l’organismo, ad operare immediate verifiche nelle zone sensibili di via Frutteti, via Cadorna, via Fornaio e a Sinigo e sui campi posti entro i 50 metri in linea d’aria dalle abitazioni, rendendo poi pubblici i risultati. Su questi punti la maggioranza Verdi-Svp-Alleanza-Pd ha detto di no, limitandosi ad approvare solo gli ultimi due punti della mozione, quelli più all’acqua di rose. Quei contadini che riescono a far rinviare al Comune i lavori stradali a Maia Bassa, per consentire ai loro trattori carichi di mele da portare ai consorzi, sono gli stessi che riescono a piegare alla loro volontà la maggioranza che governa la città di Merano. I due punti approvati della mozione presentata da Francesca Schir e Adriana Valle riguardano l’organizzazione di incontri di informazione e confronto con associazioni di categoria, agricoltori e cittadini, sui rischi derivanti dall’uso dei pesticidi, e la richiesta da rivolgere al consiglio provinciale in scadenza di mandato per far sì che venga rispettata la normativa che prevede l’apposizione della segnaletica all’ingresso dell’area trattata con indicazione dei prodotti usati e un simbolo di pericolo comprensibile a chiunque in modo immediato. Il rapporto Ispra pubblicato a maggio riguardava la presenza di pesticidi nelle acque rilevate lungo il rio Nova, lungo il rio Sega a Plaus e il rio Roggia a Tesimo. Le due consigliere comunali per tutti i primi mesi dell’anno si erano spese molto nel chiedere al Comune un intervento a seguito delle lamentele e della petizione di firme raccolta dagli abitanti di Maia Bassa. Fino all’inizio delle raccolta delle mele nei campi di Maia Bassa e Sinigo pare però che le abitudini dei contadini locali non siano cambiate affatto, e non abbiano neppure adempiuto a una semplice misura cautelare quale l’esposizione di un cartello, magari anche solo il giorno prima dell’irrorazione, avvisando i residenti delle abitazioni vicine e i pedoni o ciclisti che usano la strada che confina con il campo del prossimo intervento fitosanitario.













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