Petrarca, via alla gara per la ricostruzione 

Il rifugio a Moso in Passiria. L’importo a base d’asta passerà da 2,63 a 3,2 milioni di euro Previsti - a quota 2.785 metri - 80 posti letto, sale da pranzo per 110 persone e spazi per i gestori



Moso in passiria. Dopo la fumata nera, si riparte. Con più soldi sul piatto. È andata deserta la prima asta per la ricostruzione del rifugio Petrarca, sventrato da una valanga nel 2014. L’importo a base della procedura competitiva sarà innalzato di quasi 600 mila euro, cercando così di attrarre investitori rimasti alla larga nel corso del primo tentativo di assegnare i lavori.

Cantiere difficile.

Con la conferma dell’esito negativo della prima gara per l'affidamento dei lavori di costruzione del rifugio Petrarca, ieri la Provincia ha annunciato il rilancio dell’asta. La giunta guidata dal presidente Arno Kompatscher ha approvato un’integrazione del finanziamento per il rifacimento della struttura in val di Plan, situata all’interno del territorio comunale di Moso in Passiria a quota 2.785 metri nel cuore del Parco di Tessa. L’importo di base d’asta sul quale le aziende interessate dovranno presentare un’offerta per la realizzazione dell’edificio dopo la pubblicazione della gara da parte dell’Agenzia degli appalti passerà da 2.630.000 a 3.200.000 euro. L’incremento dei costi previsti adegua i compensi alla disagevole collocazione del cantiere, a quasi 3.000 metri di altitudine. A queste quote la produttività di un cantiere è infatti bassa e condizionata da fattori meteorologici imprevedibili, quindi estremamente variabili. Il trasporto di materiale in quota presenta difficoltà logistiche considerevoli, non essendo sempre possibile l'uso dell'elicottero. La somma preventivata comprende la ricostruzione dell’edificio, distrutto nel 2014 da una valanga.

La nuova costruzione.

Il nuovo rifugio avrà 80 posti letto suddivisi in camerate da quattro, sei e otto persone, più altri 20 posti letto nel dormitorio comune.

Sono inoltre previste tre sale da pranzo per un totale di 110 ospiti, un bar, una cucina, i servizi igienici, un locale lavanderia, oltre agli spazi riservati ai gestori e al personale.

Le recenti esperienze di ricostruzione dei rifugi al Sasso Nero e Ponte di Ghiaccio hanno evidenziato costi più ingenti al metro cubo rispetto a quanto inizialmente preventivato per il Petrarca. Il nuovo edificio avrà superficie lorda di 1.010,35 metri quadrati e una volumetria di 3.062 mc.

Il rifugio rappresenta una delle destinazioni più apprezzate dagli amanti delle escursioni in montagna, sia a piedi sia in mountain bike.

Strutture provvisorie.

«In attesa del nuovo edificio - ha detto l’assessore al patrimonio Massimo Bessone - abbiamo realizzato delle case prefabbricate, con grande sacrificio economico, per garantire il servizio del rifugio ed il pernottamento degli escursionisti. Ora è fondamentale che il Petrarca venga ricostruito il prima possibile, che sia funzionale e che si integri nel meraviglioso contesto naturale ove avrà sede». Nel frattempo fra i lavori previsti per le strutture provvisorie vi è la condotta per l’approvvigionamento di acqua potabile: intervento (da quasi 200 mila euro) previsto per quest’estate.













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