Progetto all’ex Bersaglio, l’Est Ovest prende tempo 

Associazioni. Il club culturale denuncia di non essere stato coinvolto nelle recenti trattative «I 750 mila euro della Provincia sono legati alla nostra adesione». Che non è così scontata


Simone Facchini


MERANO. La sensazione è che siano stati fatti i conti senza l’oste. O comunque che si diano alcune cose per scontate, quando invece non lo sono. La giunta, sindaco in testa, pochi giorni fa ha benedetto l’accordo fra Sportclub e Aesse Merano per la coabitazione all’ex Bersaglio e il risanamento della palazzina. Sulla disponibilità del terzo inquilino ad aderire, e cioè il club Est Ovest, pochi giorni fa ha garantito lo stesso Rösch che si è detto convinto di poter convincere l’associazione senza problemi. Ma forse non è proprio così. I vertici dell’Est Ovest, promotori del progetto comune sin dall’inizio (almeno assieme allo Sportclub), asseriscono di non essere stati minimamente coinvolti nelle trattative più recenti. E affondano il colpo, affermando che «nella narrativa congiunta di Comune e società sportive, sono diversi i fatti omessi o distorti di fronte ai quali il club Est Ovest e i suoi rappresentanti si ritrovano piuttosto stupiti e non vedono nelle informazioni riportate dalle istituzioni e dai media un reale e coerente rispecchiamento della vicenda».

La ricostruzione dei fatti.

L’associazione culturale presieduta da Erwin Seppi si dice felice della notizia del raggiungimento di un accordo che possa riportare vita in un edificio di interesse storico a rischio di crollo. Aggiunge però che le modalità con cui si è giunti all’accordo, la comunicazione verso la cittadinanza e principalmente quella nei suoi confronti lasciano piuttosto perplessi. Il club (oggi 7.400 iscritti) ricorda che nel 2015 alcuni soci dello Sportclub, anche tesserati dal club Est Ovest, si erano fatti avanti proponendo con l’utilizzo comune di locali spazi una possibile soluzione dei problemi di crescita entrambe le società. Lo Sportclub era alla ricerca di un partner che potesse contribuire alle spese di risanamento dell’ex Bersaglio, l’Est Ovest di nuovi spazi. Il progetto di coabitazione si era concretizzato in uno studio di fattibilità. Il direttivo dell’Est Ovest rammenta i colloqui con l’assessorato alla cultura della Provincia «che avrebbe garantito al club est ovest un finanziamento per la propria sede, pari ad un massimo di 750 mila euro e posto che il Comune di Merano avesse garantito un sostegno economico pari al doppio rispetto a quello provinciale». Comune che si era detto disposto a contribuire per 1,5 milioni.

Anticipo di campagna elettorale.

Le successive frizioni fra Sportclub e Aesse - per la seconda società, nella donazione allo Sportclub da parte della Provincia era prevista una parte dell’immobile - avevano impaludato la vicenda. Tanto da far uscire l’Est Ovest prima e il sindaco poi dalla trattativa, lo scorso dicembre. «In questi anni il club Est ovest ha sempre partecipato a tutti gli incontri, riportando costantemente presso la propria base sociale gli innumerevoli rinvii e nulla di fatto, che hanno portato al generarsi di una crescente insofferenza e frustrazione tra i soci», dice ancora l’associazione culturale che annota: «Come immediata conseguenza della defezione del club Est Ovest dal progetto si è assistito ad uno stillicidio mediatico in forte odore di anticipo di campagna elettorale 2020 tra Lista Rösch/Verdi da una parte e Svp/Sportclub dall’altra. L’Est Ovest è stato tirato nella mischia da entrambe le parti, pur rimanendo consapevolmente fuori da qualunque polemica».

Contributi provinciali.

Ma nelle scorse settimane, proprio mentre Est Ovest e Rösch puntavano gli occhi su un’alternativa (un’ala in disuso del macello civico), la situazione fra Sportclub e Aesse si è sbloccata. «Ma ad oggi i contenuti dell’accordo non ci sono mai stati comunicati», continua l’Est Ovest. «La nostra partecipazione è fondamentale alla riuscita del progetto Bersaglio, perché una grossa parte del budget necessario ad attuare i lavori di restauro è costituita dal finanziamento che la Provincia ha garantito alla nostra associazione per il reperimento di una nuova sede e che per voce dell’assessore provinciale Achammer è stata più volte garantita come a esclusiva disposizione del club Est Ovest, e a prescindere da quella che sarà la sua scelta riguardo alla propria destinazione. Stupisce invece di dover apprendere dai giornali alcuni termini dell’accordo che comprendono anche la spartizione degli spazi ed il loro utilizzo, la durata dell’utilizzo degli stessi da parte del Comune, la natura della concessione al Comune come diritto di superficie, la cancellazione della proposta del macello civico, la nostra partecipazione al progetto data secondo alcuni per scontata, secondo altri come una possibilità fra le tante. Nulla è stato comunicato o discusso con il direttivo dell’Est Ovest. Questo assenza di comunicazione - conclude il direttivo - ci lascia quantomai perplessi, se la natura del progetto dovesse essere quella di una partnership paritetica. Se tale non dovesse esserne la natura, tuttavia, il direttivo ne prenderà atto e dovrà trarne le conseguenze».













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