Merano. Con delibera 406 della Giunta comunale, nella seduta del 2 novembre scorso l’ex sindaco Paul Rösch ha affidato al suo ex capo di gabinetto «l’incarico di addetto stampa e pubbliche relazioni». Tra le mansioni – così la delibera – l’incarico prevede «la cura dei rapporti con la stampa, l’invio di comunicati stampa, la preparazione e cura di conferenze stampa dell’amministrazione comunale in ogni loro aspetto». Un incarico affidato all’ex segretario personale del sindaco, nominato nel 2015 da Rösch su chiamata diretta, che ha accompagnato il primo cittadino nel corso del suo mandato, fino al 4 ottobre scorso. In una nota pubblicata sul sito del Comune (che sembrerebbe essere stata rimossa) era stato annunciato per il 30 ottobre scorso il termine della collaborazione tra sindaco e suo segretario personale.

L’incarico.

Quindi – si legge sempre nella delibera 406 – avvalendosi della legge provinciale 16/2015, l’incarico di addetto stampa è stato affidato all’ex segretario dopo che una richiesta di preventivo era pervenuta anche ad altri due professionisti. «Esaminati i preventivi presentati e individuata l’offerta del professionista come quella migliore dal punto di vista economico», l’amministrazione comunale ha affidato proprio all’ex collaboratore del sindaco l’incarico di addetto stampa. Un incarico che prevede un impegno di 90 ore al mese per un importo mensile di 4000 euro al netto di Iva e ritenuta previdenziale del 4%. Infatti l’incarico non è stato affidato con contratto di lavoro dipendente, ma alla società – menzionata nella delibera – che fa a capo al solo ex capo di gabinetto. Il punto critico, giunto all’attenzione anche dell’Ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige, è il fatto che proprio sulla base della legge 150/2000 art. 9 citata nella stessa delibera la figura di addetto stampa prevede per l’incaricato l’iscrizione all’Albo dei giornalisti. Nella stessa ordinanza, oltre a stabilire in 24 mesi la durata del contratto con inizio il 9 febbraio 2020, è indicata una clausola speciale (1/A), cioè l’eventuale «risoluzione consensuale anticipata con data 9 febbraio 2021 in caso di commissariamento del Comune».

Figure professionali.

L’affidamento diretto all’ex capo di gabinetto, si legge ancora nella delibera, è motivato con la seguente e articolata motivazione: «Il Comune di Merano ha la necessità di procedere urgentemente a incaricare un esperto/un’esperta per lo svolgimento delle attività di ufficio stampa al fine di migliorare le attività di comunicazione e di informazione nei confronti della cittadinanza meranese e della collettività in genere. L’emergenza Covid-19 richiede una tempestiva e puntuale informazione della cittadinanza in merito alle iniziative e azioni intraprese dal Comune, il che giustifica l’urgenza del caso. Fatto presente che è stata avviata una ricognizione del personale comunale per verificare la presenza all’interno dell’ente di professionalità di addetto stampa, richiamata la particolarità della funzione da svolgere, è stato accertato che non esistono all’interno dell’ente le figure professionali idonee allo svolgimento delle prestazioni sinteticamente sopra riportate». Per questi motivi, prosegue l’ordinanza, si ritiene «opportuno avvalersi di una figura esterna all’ente dotata della necessaria professionalità ed esperienza nel settore della comunicazione, al fine di migliorare le attività di comunicazione e di informazione e di gestire in modo competente e qualificato le varie attività dell’ufficio stampa».

Comune, Ordine e Fnsi.

Sul caso, il sindaco Rösch non si è dichiarato disponibile a rilasciare interviste, mentre ha risposto il segretario comunale Günther Bernhart. «So che l’incaricato non è iscritto all’Ordine, da parte mia mi prendo tutte le responsabilità per aver controfirmato dopo una valutazione attenta la delibera 406, ma ci tengo a precisare che l’incaricato non sarà responsabile ma dovrà coordinare la comunicazione interna del Comune e troveremo la sintesi per fare in modo che lui non scivoli nelle mansioni di addetto stampa», spiega Bernhart, il quale promette di portare il caso all’attenzione della commissaria Anna Aida Bruzzese già nella mattinata di domani.

In una nota congiunta intervengono l’Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige e il Sindacato regionale dei giornalisti Fnsi: «Esprimiamo sconcerto e dissenso rispetto alla delibera firmata il 2 novembre dal sindaco di Merano Paul Rösch con la quale si affida il ruolo di responsabile dell’Ufficio stampa ad un soggetto non iscritto all’Albo dei giornalisti e questo in chiara inottemperanza delle disposizioni della legge 150/2000, citata nella medesima delibera. Desta forte perplessità anche la limitata trasparenza con la quale si è attivata la procedura di selezione. In assenza di un bando a pubblica evidenza si è preferito interpellare tre soggetti (scelti senza alcun preventivo criterio): due di loro risultano iscritti all’Albo dei giornalisti. Infine però si è optato per l’offerta economicamente più vantaggiosa depositata appunto dal candidato non giornalista del quale, come specificato nella delibera, “è stato esaminato il curriculum dal quale emerge una significativa esperienza”, probabilmente però non in ambito giornalistico. Quanto accaduto a Merano, da molti punti di vista, non ha precedenti a livello nazionale nella Pubblica amministrazione. Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti del Trentino-Alto Adige e il Sindacato regionale dei giornalisti Fnsi chiedono dunque l’immediato annullamento della delibera riservandosi ogni iniziativa in sede legale e di presentare esposti in sede penale rispetto a eventuali episodi di esercizio abusivo della professione nel caso in cui il ruolo succitato forse ricoperto da un soggetto non iscritto all’Ordine dei giornalisti».