Rösch: «Musica oltre le 23 ? Abbiamo tutelato i giovani» 

La polemica. Rimbombo fino all’una di notte per il Wigwam festival, residenti furiosi Il sindaco spiega: «Così non si sono messi in strada verso Terlano. Per Emergency si vedrà»


sara martinello


MERANO. Coi volumi del Wigwam festival si alza anche un vespaio di polemiche. Musica troppo alta, troppo a lungo. Mentre alcuni accettano di buon grado la decisione di far spegnere gli amplificatori all’una di notte, altri invece lamentano la sordità del Comune alle richieste di prolungare l’orario in cui la musica è permessa anche in centro o al festival di Emergency, frequentato da persone di ogni fascia d’età. A fare chiarezza interviene il sindaco Paul Rösch, che spiega come la concessione al festival di giovedì nell’areale della stazione sia stata decisa a tutela dei giovanissimi partecipanti.

La musica si è sentita fino al rione San Vigilio, l’altro giorno. Da mezzogiorno fino circa a mezzanotte, quando i volumi si sono abbassati e si è cambiato stile, in modo da cominciare a invogliare i ragazzi a fare ritorno a casa. All’una, tutto spento, come da accordi con l’amministrazione. Rösch spiega che quest’orario è stato deciso per la sicurezza dei ragazzi che avevano deciso di partecipare alla festa: «Se avessimo fatto spegnere gli amplificatori alle 23, tantissimi si sarebbero diretti verso Castelbello o verso Terlano, mettendosi alla guida o cercando gli shuttle. Così sono rimasti a Merano, e dopo la serata sono potuti rincasare in sicurezza».

Il coprifuoco delle 23 è stato stabilito da un vecchio regolamento comunale cui l’amministrazione non ha mai messo mano, concedendo però deroghe in svariate occasioni, per esempio per la festa della città. «Noi non abbiamo mai “tolto” ore alla musica – precisa il sindaco –, anzi, per precise serate abbiamo concesso deroghe fino alla mezzanotte. Per quanto riguarda il festival di Emergency abbiamo subito pressioni fortissime da parte dell’intera Marlengo, tanto da dover ridimensionare le autorizzazioni. Come sindaco devo tenere conto sia delle istanze di chi vuole fare festa, sia di quelle di coloro che per cinque sere di fila sono disturbati nel sonno. Ma ci sarà tempo per discutere ancora, per metterci a un tavolo insieme agli organizzatori del festival di Emergency e valutare le diverse possibilità».













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