Riabilitazione, la Provincia taglia undici posti letto 

Scompare la convenzione con il Martinsbrunn che diviene casa di riposo Possibile ricorso alle strutture private per ovviare alle difficoltà ospedaliere 


di Giuseppe Rossi


MERANO. Ora anche in tema di posti letto per il settore riabilitativo non si scherza più e poco conta se il piano sociale di Merano sia ancora e, per chissà quando ancora, in rielaborazione. Nel corso di una recente seduta di giunta provinciale, con ancora gli assessori della scorsa legislatura seduti al loro posto, il presidente Arno Kompatscher e i suoi colleghi hanno approvato il cosiddetto piano provinciale della rete riabilitativa.

Il piano attribuisce in maniera definitiva quali saranno i posti letto a disposizione di ogni comprensorio sanitario. Per Merano siamo di fronte a un taglio di undici posti letto e non a un potenziamento come si poteva auspicare vista la longevità crescente della popolazione e anche all’aumento delle famiglie composte da una sola persona. I timori manifestati meno di un mese fa dall’ex primario di riabilitazione Heinrich Tischler, attuale referente del sindaco per le disabilità, si sono dunque almeno in parte avverati.

Ma questi posti tagliati sono solo una parte del calice amaro che la Provincia ha confezionato per Merano. Il punto più grave sta nel fatto che scompaiono i 21 posti letto fino al 31 dicembre 2018 assegnati al Martinsbrunn, ma di contro cresceranno i posti letto assegnati agli ospedali di Merano e Silandro - non solo quindi di Merano - di dodici unità.

Prima di tutto, dunque, c’è da capire se questi posti saranno tutti dislocati a Merano o se parte andranno anche a Silandro.

Il secondo aspetto però è ancora più allarmante: geriatria a Merano in queste settimane fa fatica con il personale infermieristico in servizio a coprire i dodici posti letto esistenti, figuriamoci cosa accadrà se i posti letto come prescrive il piano provinciale della rete riabilitativa devono salire a ventiquattro. Non va infatti dimenticato che il 15 dicembre il comprensorio sanitario era arrivato ad emettere una circolare, poi per fortuna revocata, per cancellare per un mese dieci posti letto in geriatria, trasferendone sei in ortopedia. Grande è sicuramente la tentazione di trasferire anche i dodici posti letto da incrementare a livello ospedaliero ai privati.

I numeri del piano della rete riabilitativa sono presto riassunti. Per la riabilitazione intensiva si scende da 55 a 46 posti letto, collocati 22 al Salus Center di Tesimo e 24 negli ospedali di Merano e Silandro (dove oggi i posti sono 12). I posti letto per la lungodegenza post acuta scendono da 47 a 45 tutti esternalizzati, più o meno a metà fra Villa Sant’Anna (25 letti) e il Salus Center (20 letti). Il piano provinciale non prevede nessun posto letto per la neuroriabilitazione, destinata a Bolzano e Bressanone.

In totale tra riabilitazione intensiva e lungodegenza post acuta i posti letto a Merano scendono da 102 a 91.













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