Rifiuto selvaggio e Asm, le proposte dei partiti 

Il sistema di raccolta. Gaslein e Gaslampe hanno chiesto ai candidati alle elezioni comunali le loro possibili soluzioni al problema dell’immondizia: ecco le risposte delle liste dei candidati



Merano. Cumuli di rifiuti abbandonati per le strade, un sistema di raccolta macchinoso e file di bidoni familiari poco gradevoli alla vista lungo i marciapiedi. Che fare? È troppo tempo che le soluzioni dei gruppi d’acquisto solidale Gaslein e Gaslampe giacciono nel cassetto. Quale occasione migliore delle elezioni comunali per interpellare realmente gli aspiranti membri del consiglio e della giunta? Spronate dai due Gas, le liste in corsa hanno fornito le loro risposte alle domande che si pone gran parte della cittadinanza.

La giunta uscente.

Alle domande “Che cosa pensate dell’attuale sistema di raccolta?” e “Che cosa modifichereste?” i Verdi forniscono i tassi di recupero dei materiali e i margini di miglioramento: continuare l’opera di sensibilizzazione e sviluppare un nuovo sistema di raccolta per rifiuti organici e plastica di alta qualità, in collaborazione coi quartieri. Il “Chi inquina paga” è ancora segnalato come tasto dolente: «Il turismo contribuisce ancora troppo poco ai costi», dicono, promuovendo anche per la riforma della raccolta rifiuti un processo partecipativo. Per l’Svp risponde l’indipendente Richard Stampfl: «Il sistema funziona già molto bene, ma c’è potenziale di miglioramento». Vorrebbe un maggiore controllo sulla differenziata e una maggiore aderenza delle tariffe alle esigenze del singolo utente. Il Partito Democratico evidenzia che per chi non ha una sensibilità ecologista il sistema in vigore «può essere un alibi per non differenziare come si dovrebbe», cita le difficoltà di alcune categorie deboli e si pone come obiettivo il porta a porta, anche prendendo spunto da realtà vicine.

Per problemi organizzativi Alleanza per Merano, che con la Civica sostiene Dario Dal Medico, risponde direttamente all’Alto Adige: «Il sistema vigente è migliorabile, non rispecchia più le esigenze di quando è stato elaborato. Di recente – così Nerio Zaccaria – ho incontrato il direttore di Asm, Claudio Vitalini, ed entrambi concordiamo sulla necessità di un rilancio del sistema di controllo e di investimenti». Alleanza delinea due strade: la pianificazione del progressivo interramento delle isole ecologiche, con investimenti e debite valutazioni urbanistiche, e il loro controllo con videocamere e con sanzioni adeguate. Per la Civica (che inseriamo in coda alle forze di maggioranza perché in coalizione con Alleanza e perché lista dell’ex assessore all’ambiente, Andrea Casolari) e per Dal Medico la raccolta funziona in modo soddisfacente, soprattutto per quanto riguarda i press container. La Civica punta sull’installazione di press container (già pianificati e nuovi) e intende portare il centro di riciclaggio all’ex Bosin, con parallela raccolta porta a porta dei rifiuti organici e con quella della plastica come servizio permanente, introducendo quindi anche quella del cartone.

L’opposizione.

La Lega dissente, il sistema va migliorato: intende uniformare i vari quartieri, esercitare maggiore controllo sulle richieste per la tessera, incentivare il compostaggio domestico, premiare i più virtuosi, aumentare i press container, intensificare i controlli sul rifiuto selvaggio, introdurre campane per plastica riciclabile e tetrapak, separare vetro colorato e vetro trasparente. Duro il Movimento 5 stelle, insoddisfatto perché alcuni punti della città sono diventati «vere e proprie discariche», perché ancora non c’è un risparmio in bolletta per i cittadini “ricicloni”, perché la politica di raccolta attuale «non ha promosso una cultura del riciclo, non è anche del tutto adeguata alle direttive europee e perché non è riuscita nello scopo di “chi inquina paga”». I pentastellati chiedono il porta a porta nell’ottica di un’economia circolare. La Sinistra Ecosociale denuncia la mancanza di un impegno concreto a ridurre le risorse e l’inquinamento e propone la revisione del sistema prendendo in considerazione riciclo, riuso, uso di risorse rinnovabili e un globale ripensamento delle azioni d’acquisto dei consumatori. Il Team K parla di «notevoli criticità» e di «discariche a cielo aperto», con una raccolta della plastica «carente e non capillare» e una raccolta dei cartoni non prevista per i privati cittadini. Il gruppo ribadisce la necessità del porta a porta, «sistema fondato sul coinvolgimento attivo della popolazione e che responsabilizza la comunità promuovendone la consapevolezza». Anche Fratelli d’Italia vorrebbe cambiare il sistema: «Anziani e disabili hanno difficoltà a raggiungere le isole ecologiche». Quindi chiedono il porta a porta, la valorizzazione dei rifiuti e tariffe premianti per i più virtuosi. La Süd-Tiroler Freiheit fa presenti i ben noti problemi e incoraggia lo spostamento del centro di riciclaggio sul suolo cittadino, i Freiheitlichen lamentano le criticità di un sistema ormai ultradecennale e non premiante per gli utenti virtuosi, da sostituire con l’introduzione di un punteggio che valorizzi la pulizia degli imballaggi conferiti. S.M.













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