energia 

Silandro, cresce ancora il teleriscaldamento 

SILANDRO. È un bilancio positivo quello delineato dal sindaco di Silandro Dieter Pinggera riguardante i primi dieci anni dalla messa in opera del teleriscaldamento. Entrato in funzione nel dicembre...



SILANDRO. È un bilancio positivo quello delineato dal sindaco di Silandro Dieter Pinggera riguardante i primi dieci anni dalla messa in opera del teleriscaldamento. Entrato in funzione nel dicembre del 2008, ha riscosso subito una buona adesione da parte dei cittadini. Infatti, attualmente sono 670 i clienti che si servono di questo servizio. La lunghezza di rete è di 28.600 metri e l'impianto (che fa parte del gruppo Alperia) è uno dei più grandi dell'Alto Adige. In termini di sottoscrizione di contratti, Silandro si posiziona al terzo posto dopo Bolzano e Merano.

Nella centrale del teleriscaldamento, che si trova all'entrata del paese, ci sono tre generatori di calore: una caldaia a biomassa da 6,0 MW, un cogeneratore a gas naturale da 1,49 MW e una caldaia di riserva e punta a gas naturale da 9,0 MW. Il 62,8% del calore prodotto nel 2017 deriva dalla biomassa, il 20% dall’impianto a cogenerazione ad alta efficienza alimentato a gas e il 17,24% dalla caldaia a gas. Nel 2017 sono stati erogati ai cittadini di Silandro 30.020 MWh di calore. Nel 2016 erano 27.902 MWh, il che significa un aumento del 7,6%. Oltre a ciò sono stati prodotti 10.481 MWh di energia elettrica.

Nell’ultimo anno è entrato in funzione anche il nuovo serbatoio tampone. Ha un volume di 210mila litri, grazie al quale la caldaia a biomassa può funzionare ancora più a lungo; come una batteria, di notte raccoglie il calore prodotto in eccedenza e lo immette nella rete al mattino, quando il fabbisogno supera la capacità della caldaia a biomassa.

Nel 2017 sono stati consumati 46.749 msr (metro stero riservato) di cippato (legno ridotto in scaglie con dimensioni variabili da alcuni millimetri a qualche centimetro). La maggior parte proveniente da tondame della Val Venosta, Val Passiria, Burgraviato e Val d’Isarco; e ancora il cippato di pino nero, della Val Venosta e della Val di Non.

Tramite l’introduzione della biomassa e la produzione combinata di elettricità e calore la produzione di CO2 è stata di 6,6 milioni di kg in meno rispetto a una produzione convenzionale, che corrisponde a 2,49 milioni di litri di olio combustibile. L’anno commerciale è stato chiuso con un profitto di 913mila euro. Con questi soldi verranno finanziati l’ampliamento a Corzes paese (200mila euro), una nuova caldaia di riserva da 4,0 MW (300mila euro) e il ripianamento dei debiti. Al momento la Teleriscaldamento Silandro Srl ha ancora 14,8 milioni di euro di obbligazioni con istituti bancari.

Nel corso di quest’anno un veicolo elettrico andrà inoltre ad ampliare il parco macchine aziendale. (d.g.)













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