Sponsor per i Mercatini 

Birra, pane, speck: pubblicati i bandi per l’evento natalizio  



MERANO. Diventare la birra simbolo del mercatino di Natale di Merano per i prossimi tre anni, ovviamente birra prodotta in Alto Adige, costerà molto caro. Ma non solo. Anche per i produttori di pane “made in Südtirol” piuttosto che di speck, per potersi fregiare dell'appellativo originale del mercatino di Merano, dovranno sborsare non pochi soldi. Nei giorni scorsi il consiglio d'amministrazione dell'Azienda di soggiorno, da anni organizzatrice di successo dell'evento clou dell'inverno meranese, ha deciso di pubblicare un bando di gara per assegnare il ruolo di birra, pane, speck e pane farcito al forno simbolo del mercatino di Merano. L'ente turistico conta di incassare da queste quattro sponsorizzazioni almeno 140 mila euro per ciascuno delle tre edizioni messe a bando.

Per partecipare alla gara sulla birra, si dovrà essere produttori espressione del territorio dell'Alto Adige. Oltre alla Forst, che è e resta l'unica grande birreria privata di proprietà italiana, ci sono altri produttori minori che hanno radici in Alto Adige. Per questa sponsorizzazione si parte da 80 mila euro all'anno. Non è uno scherzo.

Fregiarsi del titolo di pane del mercatino costerà invece almeno 25 mila euro all'anno per tre anni, ma in questo caso i concorrenti sono molti. Cinquemila euro in meno basteranno, rialzi del prezzo a base d'asta a parte, per lo speck e infine 15 per il pane tirolese farcito al forno.

L'incasso atteso per questo bando rappresenta solo una parte degli introiti che Azienda soggiorno conta di poter ricevere per coprire le spese che l'organizzazione del mercatino di Natale porta con se e che da quando l'ente turistico gestisce l'evento non sono mai ricadute, neppure per un centesimo, sulle tasche dei contribuenti meranesi.

Il tutto, a margine della querelle sull’inizio della manifestazione che la Provincia ha confermato essere il 23 novembre.(rog)













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