Sentiero delle Rocce di Velloi 

«Subito un cartello trilingue»

Lagundo. Del cartello solo in linqua tedesca con cui l’Alpenverein avverte che il sentiero 22, il Vellauer Felsenweg, è «solo per chi non soffra di vertigini» avevamo dato notizia il 13 novembre. La...



Lagundo. Del cartello solo in linqua tedesca con cui l’Alpenverein avverte che il sentiero 22, il Vellauer Felsenweg, è «solo per chi non soffra di vertigini» avevamo dato notizia il 13 novembre. La questione è arrivata in consiglio provinciale durante il “Question Time” di ieri, con un intervento di Alessandro Urzì (FdI - L’Alto Adige nel cuore).

«L’installazione di un analogo cartello in italiano – esordisce Urzì – non è di certo una priorità per la Provincia, che pure ammette, per bocca dell’assessore Arnold Schuler, che tutti i cartelli in montagna devono essere bilingui. Il presidente Kompatscher, presente, ha lasciato l’onere della risposta all’assessore Schuler, che pur condividendo le mie richieste a favore della segnaletica bilingue non ha saputo dare risposte esatte su quando la lacuna sul sentiero verso Velloi sarà colmata. L’assessore infatti si è limitato a riferire che in Alto Adige ci sono centinaia di cartelli e che sul caso specifico, che non era noto, verranno fatte le necessarie verifiche».

Come già l’articolo dell’Alto Adige, Urzì ha richiamato la tragedia dello scorso inverno sul Corno del Renon, «sulla quale si stanno delineando precise responsabilità in ordine alla carenza di informazioni di pericolo in lingua italiana. Analogamente il sentiero delle Rocce di Velloi, sopra Lagundo, anche se agevole presenta delle difficoltà che andrebbero segnalate non solo in italiano ma almeno anche in inglese. Se ci fosse stato solo il cartello in italiano sarebbero già partite le denunce. È la legge che stabilisce le dizioni ufficiali, non il vecchio accordo Stato-Provincia sulla toponomastica dei sentieri di montagna citato dall’assessore Schuler».













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