Tentata violenza, acquisiti i filmati 

Il caso. In mano alle forze dell’ordine le videoriprese per verificare la fondatezza di un episodio segnalato fra porta Passiria  e passeggiata Tappeiner: dalle immagini si cercano dettagli che potrebbero chiarire la situazione. La vittima è una giovane donna 



Merano. Sono stati acquisiti dai carabinieri i filmati di un presunto tentativo di violenza a sfondo sessuale nei confronti di una giovane donna. Le forze dell’ordine hanno concentrato le attenzioni sulla zona della città vecchia, entrando in possesso delle videoregistrazioni anche di alcuni esercizi commerciali. È ancora tutta da verificare cosa sia accaduto ma la gravità della segnalazione pervenuta alle forze dell’ordine non permette la minima superficialità. Ecco perché i filmati acquisiti nei giorni immediatamente successivi alla segnalazione (ci sono limiti per la conservazione delle immagini disposti per legge, quindi è necessario entrare in possesso del materiale prima che questo venga cancellato) coprono una zona ad ampio raggio. Seppure l’area in considerazione non sia del tutto coperta da telecamere, controllare i passaggi e magari individuare circostanze sospette potrebbe contribuire a fornire dettagli utili a chiarire la situazione.

Domande.

Le bocche dei responsabili delle verifiche sono cucite in questa fase delicata. Le richieste delle forze dell’ordine riguardano riprese risalenti alla tarda sera di domenica 6 ottobre, prima della mezzanotte. Sembra che il presunto tentativo di aggressione a carattere sessuale sia avvenuto dopo porta Passiria, lungo la stradina pedonale d’accesso che conduce alla passeggiata Tappeiner. Non di certo un percorso tra i più battuti della città dopo una certa ora. Per giungere in zona si possono percorrere la passeggiata Tappeiner, arrivare da Tirolo oppure salire da rione Steinach. La giovane donna sarebbe stata aiutata, dopo il presunto episodio, da alcune persone nei pressi di porta Passiria. Da qui la segnalazione che ha provocato la reazione delle forze dell’ordine. Ma gli interrogativi ai quali dare risposta sono ancora tanti.

Violenza sulle donne.

La segnalazione arrivata alle forze dell’ordine è solo l’ultima di cui si abbia notizia a Merano. Le violenze che restano sommerse sono ancora la maggior parte: che avvengano tra le mura domestiche, sul luogo di lavoro o in luoghi pubblici, è un dato che alla denuncia si arrivi solo in pochi casi. Intanto gli episodi di violenza si aggiungono gli uni agli altri, in un regime culturale rancoroso nei confronti delle donne. Poco più di un anno fa, a Quarazze, il femminicidio che sconvolse Merano. Alexandra Riffeser è morta per le 43 coltellate che le ha inferto il marito, Johannes Beutel. Intanto sul suolo cittadino ancora si consumano sfilate e celebrazioni di vario tipo della bellezza femminile, a rinvigorire la visione stereotipica che le donne hanno di sé e che chi non è donna ha di loro.

Chi si trovasse in una situazione di violenza può rivolgersi all’associazione Donne contro la violenza, corso Libertà 184/A (tel. 0473 222335), aperto il lunedì e il mercoledì dalle 8.30 alle 16, il martedì e il giovedì dalle 13.30 alle 17.30 e il venerdì dalle 8.30 alle 14, ma sempre raggiungibile al numero verde 800 014008 (ventiquattr’ore su ventiquattro, ogni giorno dell’anno). L’associazione dispone di soluzioni per l’accoglienza e il sostegno delle vittime. SIM/S.M.













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