Terna investe 85 milioni in Alta Venosta

Glorenza. Terna investe 85 milioni di euro per collegare Italia e Austria. La società che gestisce la rete elettrica nazionale ha avviato i lavori per la realizzazione di una nuova infrastruttura...



Glorenza. Terna investe 85 milioni di euro per collegare Italia e Austria. La società che gestisce la rete elettrica nazionale ha avviato i lavori per la realizzazione di una nuova infrastruttura strategica in ambito europeo che aumenterà l’affidabilità e la sicurezza degli scambi di energia tra i due Paesi con importanti benefici per la collettività.

L’investimento prevede la costruzione di una linea elettrica a 220 kV che congiungerà la stazione di Glorenza con quella austriaca di Nauders, attraverso un cavo di 28 km “invisibile” in quanto completamente interrato e quindi con ridotto impatto paesaggistico. Terna, in coordinamento con il gestore di rete austriaco Apg, ha aperto i cantieri che coinvolgeranno diverse imprese specializzate per una durata di circa due anni. L’intervento conferma il ruolo di Terna nella transizione energetica e motore della crescita economica a beneficio del sistema elettrico e della ripresa del Paese.

Il progetto consentirà a Italia e Austria di aumentare la capacità di interscambio elettrico di 300 MW, raddoppiando quella attuale. Grazie all’interconnessione - spiega una nota di Terna - sarà inoltre possibile integrare maggiormente le risorse rinnovabili e migliorare l’efficienza e l’affidabilità della rete elettrica, «con conseguente incremento della qualità e della continuità della fornitura».

«Questo progetto costituisce un tassello fondamentale nella strategia di Terna che punta a rendere l’Italia l’hub elettrico dell’Europa», ha dichiarato Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna. «Grazie al nostro Piano Industriale, l’Italia sarà sempre più collegata con i Paesi del Mediterraneo da un lato e con Austria, Svizzera e Francia dell’altro, aiutando l’Europa a raggiungere gli sfidanti obiettivi del Green New Deal».

Già oggi la società gestisce 26 linee transfrontaliere e in futuro l’Italia dovrà essere sempre più interconnesso a livello continentale e mediterraneo, «condizione fondamentale per lo sviluppo sostenibile e la decarbonizzazione del mix energetico, e cruciale per l’integrazione dei mercati europei a beneficio anche della competitività delle imprese».

L’opera è il risultato di un lungo percorso decisionale partecipato dal territorio «nel quale Terna - così ancora nel comunicato - ha incluso, sin dalle fasi iniziali, la popolazione, gli enti e tutte le istituzioni locali. Una proficua attività di concreta collaborazione e coinvolgimento diretto dei Comuni di Curon, Malles e Sluderno che consente oggi all’infrastruttura di essere sostenibile e di assicurare rilevanti benefici al territorio e all’intero sistema elettrico nazionale».













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