Cavini 

«Un governo senza  Stella alpina è possibile»

Merano. L’ex assessore alla mobilità Romano Cavini interviene con una lettera nel dibattito intorno alla possibile esclusione della verde Madeleine Rohrer dalla giunta. Sulla questione è intervenuta...



Merano. L’ex assessore alla mobilità Romano Cavini interviene con una lettera nel dibattito intorno alla possibile esclusione della verde Madeleine Rohrer dalla giunta. Sulla questione è intervenuta sui social anche l’ex assessora provinciale Martha Stocker (Svp): «Pensavo che fossero finiti i tempi in cui le politiche, apparentemente apprezzate, venivano trattate così. Ma tu (Rohrer, ndr) non fermarti!»

Così Cavini: «Di fatto i vincitori al ballottaggio sono stati due, Rösch e Dal Medico, ma c’è stato un altro vincitore, o meglio una vincitrice, Madeleine Rohrer, che con i suoi 1.116 voti di preferenza ha surclassato un po’ tutti. Il successo dell’assessora alla mobilità è tanto più significativo quanto più è conquistato da chi ha dovuto gestire l’assessorato considerato da sempre il più difficile, ostico, complicato, e poi perché ottenuto da una donna, il che è altrettanto importante. E lo dico con una certa cognizione di causa. C’è da chiedersi chi abbia perso. La risposta è una sola: la Svp. Per la prima volta da quando c’è la legge sulla elezione diretta del sindaco non va al ballottaggio. Quindi credo che non sia una bestemmia ipotizzare una giunta senza la Svp. La democrazia ha queste regole e vanno rispettate. C’è chi vince e c’è chi perde. Non sono così ingenuo da non sapere che le valutazioni politiche o di opportunità vanno anche oltre, ma nello stesso tempo credo che Merano abbia bisogno di un forte segnale di cambiamento. L’elettorato questo segnale lo ha dato e credo proprio che vada colto. Quindi credo proprio che una giunta per la prima volta senza la Svp non solo si possa, ma si debba fare. I numeri ci sono tutti, anche nel rispetto delle leggi (maggioranza in consiglio comunale, rappresentanza etnica e di genere)».

Cavini propone un’ultima considerazione: «La nuova giunta dovrà gestire capitoli importantissimi per la vita della città, primo fra tutti il Piano urbanistico. Qui diventano fondamentali le “visioni” sul futuro. Un futuro che non potrà prescindere dai cambiamenti globali che ci stanno di fronte, primo fra tutti il riscaldamento planetario».

La chiosa di Romano Cavini fa riferimento all’attualità metereologica: «I fenomeni estremi che stiamo vivendo e che vivremo sempre più spesso dovranno essere al centro dei pensieri e degli atti di chi si assumerà il compito di gestire la città».













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