Una lista d’attesa unica per le sei case di riposo 

Entro dicembre saranno fissate le regole, a vantaggio soprattutto delle famiglie Attribuito un ruolo chiave allo sportello per l’assistenza e la cura in via Roma


di Giuseppe Rossi


MERANO. All'inizio dell'autunno l'invito era stato esplicito addirittura in consiglio comunale. Poche chiacchiere, sedetevi attorno a un tavolo e trovate il modo di creare una lista unica d'attesa per l'accesso alle case di riposo e alle strutture protette per anziani di Merano. L'autorevole invito arrivava dal primario di geriatria dell'ospedale Tappeiner, Christian Wenter, il miglior conoscitore della realtà meranese sui temi dell'assistenza all'anziano. A distanza di qualche mese da quel passaggio in aula consiliare pare che qualcosa si stia muovendo grazie alla pressione del Comune. I sei responsabili delle principali case di riposo della città si sono detti certi dell'utilità di introdurre liste uniche d'attesa. Ad annunciarlo è l'assessore al sociale Stefan Frötscher. «Il primo, importante passo è stato fatto: i dirigenti di tutte le case di riposo locali si sono dimostrati d’accordo sull'utilità di una lista di attesa unificata e sostengono tale progetto». La comunicazione ufficiale arriva al termine di una lunga serie di incontri nel corso dei quali si è resa necessaria una non facile opera di convincimento. L'introduzione della graduatoria armonizzata è uno degli obiettivi previsti dal programma della giunta Rösch e mira a rendere più trasparente e snella la procedura di assegnazione dei posti nei ricoveri per anziani. Oggi le famiglie che si trovano in difficoltà con l’assistenza di un loro congiunto sono costrette ad un autentico pellegrinaggio per cercare un posto letto. Un iter davvero poco gratificante per una città come Merano. Ma i problemi li hanno anche le case di riposo, che spesso – quando un posto si libera – devono fare i conti con il venir meno della richiesta, perché l'anziano ha già trovato posto altrove. Fino ad oggi però è prevalsa la logica del proprio “orticello”, ovvero ogni casa di riposo ha gestito la propria lista d'attesa con le proprie regole. In questo percorso di armonizzazione le ultime due strutture che si sono affacciate sul panorama meranese, la fondazione St. Elisabeth per il Martinsbrunn e l'Ordine teutonico di Lana per la futura casa di riposo in via Innerhofer, hanno sottoscritto degli accordi che prevedono la lista unica. Mancano ancora i dettagli e su questi si dovrà ancora discutere. «Entro la fine di quest'anno – assicura Frötscher - dovranno essere chiariti ancora alcuni aspetti tecnico-organizzativi, come ad esempio la protezione dei dati personali e la modalità di gestione delle emergenze, che dovranno essere valutate da una apposita commissione. Ritengo che entro fine dicembre saremo in grado di presentare una soluzione». A svolgere un ruolo importante sarà in futuro lo sportello unico per assistenza e cura creato nel 2016 presso il distretto sociosanitario di via Roma 3. A quello sportello, infatti, dovranno essere presentate le richieste di inserimento nella graduatoria unica.

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