il messaggio

Muser: “Ringraziare chi fa della carità un programma di vita”

Lettera pastorale del vescovo per la Giornata della solidarietà di domenica prossima



BOLZANO. La solidarietà individuale "va affiancata da un forte impegno pubblico, dall'assunzione di responsabilità personale e dalla valorizzazione del volontariato". Lo scrive il vescovo di Bolzano Bressanone, Ivo Muser, nella lettera pastorale scritta per la Giornata della solidarietà che la Chiesa altoatesina celebra domenica 12 marzo. Muser invita a "ringraziare quelle persone per le quali la parola carità è un programma di vita": "Dalle Caritas parrocchiali alle comunità religiose, dal Kvw alle Acli, dalla Società di San Vincenzo fino all'Unitalsi e agli operatori del settore sanitario e sociale che hanno svolto un lavoro prezioso, specie durante la pandemia: abbiamo la grazia di contare su persone che si impegnano per gli altri e contribuiscono a costruire una società solidale", scrive il vescovo.

Sono persone, aggiunge, che "operano ai margini della società, ascoltano e aiutano le persone a rialzarsi e a diventare autonome". La lettera pastorale sociale insiste su "un alto grado di solidarietà sostenibile" necessaria per "superare i cambiamenti demografici, le trasformazioni nel mondo del lavoro, la disparità di reddito, la crescente povertà, l'emergenza profughi e la crisi climatica".

Uno sforzo che va raggiunto, scrive il vescovo, "con un forte impegno pubblico, l'assunzione di responsabilità personale e la valorizzazione del volontariato". Sulla pagina web della diocesi www.bz-bx.net/it/giornata-della-solidarieta la lettera pastorale sociale è disponibile in italiano, tedesco e ladino. Per la prima volta anche in lingua facile con testo curato da "Okay-Ufficio per la lingua facile" dell'associazione Lebenshilfe Alto Adige.













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