il caso

Orsi, il Wwf: “Garantire il benessere psico-fisico di Jj4”

L’associazione accusa: “Nella morte di Papi evidenti le responsabilità della Provincia”



ROMA. Il Wwf Italia in un comunicato "esprime la preoccupazione di garantire un benessere psico-fisico all'orsa Jj4, rinchiusa da settimane nel centro faunistico del Casteller in condizioni di reclusione insostenibili" e "ribadisce l'importanza di concentrare attenzioni ed energie nel trovare soluzioni reali e condivise per la coesistenza uomo-orso in Trentino". Per il Wwf, "la drammatica vicenda dell'uccisione di Andrea Papi da parte dell'orsa Jj4 nell'aprile scorso ha evidenziato chiare responsabilità. E' doveroso riaffidarci alla scienza, approccio purtroppo dimenticato negli ultimi anni, durante i quali l'orso è stato "gestito" più sul piano politico e demagogico che non su quello tecnico-scientifico".

"Le responsabilità da parte della Provincia di Trento - prosegue la ong - sono evidenziabili anche approfondendo la lettura del Pacobace (Piano di Conservazione Interregionale dell'Orso Bruno sulle Alpi Centro-Orientali). Il Piano prevedeva eventi di comunicazione ed educazione rivolti a residenti e turisti che in buona parte risultano inattuati. In questi anni, nonostante il prevedibile aumento del numero di orsi, non si è lavorato per favorire l'espansione della popolazione in altre aree dell'arco alpino centro-orientale, come previsto inizialmente dal Progetto Life Ursus. E non si è lavorato in maniera efficace sulla prevenzione dell'insorgenza di comportamenti problematici negli orsi".

"Un efficace lavoro volto a migliorare la connettività ambientale a livello di areale alpino - conclude il Wwf -, l'incremento delle attività di prevenzione e comunicazione e il miglioramento delle opzioni gestionali dei singoli individui, basate su un principio di maggiore proporzionalità, rappresentano le uniche strade nel medio-lungo periodo per migliorare la coesistenza uomo-orso".













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