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Pesticidi, «Preoccupa la situazione dei parco giochi in Alto Adige»

Lo ha affermato il relatore speciale delle Nazioni Unite Marcos Orellana in un forum delle Nazioni Unite a Ginevra



BOLZANO. «Seria preoccupazione per la situazione dei parchi giochi contaminati in Alto Adige» è stata espressa nella relazione finale del relatore speciale delle Nazioni Unite Marcos A.Orellana che è stata presentata nel corso della 51a sessione ordinaria del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra (Svizzera).

Per Orellana la contaminazione di aree non bersaglio potrebbe rappresentare un pericolo per la salute, soprattutto per i bambini.

Inoltre, chiede la creazione di zone cuscinetto di dimensioni adeguate tra le aree di coltivazione agricola e le zone sensibili (parchi giochi, impianti sportivi, cortili delle scuole, ...), gli orti privati e le aziende biologiche, al fine di ridurre in larga misura la possibile deriva.

L'8 dicembre 2021, il relatore speciale delle Nazioni Unite Marcos A. Orellana aveva incontrato il membro del consiglio di amministrazione di PAN-Europe Koen Hertoge. Le Nazioni Unite avevano incaricato Orellana nell'agosto 2020 di occuparsi dell'impatto dell'inquinamento sui diritti umani (Relatore speciale su sostanze tossiche e diritti umani). La discussione con Hertoge si era concentrata sugli studi sui parchi giochi condotti in Alto Adige, dove è stata rilevata un'esposizione ai pesticidi durante tutto l'anno.

Soprattutto le sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino hanno suscitato grande interesse, perché anche piccole quantità di EDC possono rappresentare un rischio per la salute.

Il secondo punto di discussione era stato il referendum tenutosi nel 2014 nel comune di Malles per un comune libero da pesticidi. Si era discusso anche della scarsa attuazione della Direttiva UE 2009/128 (Uso sostenibile dei pesticidi) per quanto riguarda la protezione dei gruppi vulnerabili in alcune aree (ad esempio i parchi giochi) e del ritardo di anni del Piano d'azione nazionale. Il relatore speciale delle Nazioni Unite aveva discusso in dettaglio questi temi con i ministeri competenti (Ministero della Salute/Ministero dell'Agricoltura) a Roma, si legge in una nota di PAN-Europe.













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